Livorno – La partita di venerdì sera tra Livorno e Ternana era attesa non solo per il ritorno in Serie C dopo quattro anni di inferno nelle categorie dilettantistiche ma anche per l’introduzione del Football Video Support, una sorta di “Var a chiamata” in cui i tecnici delle due squadre possono richiamare l’arbitro al monitor per rivedere ed eventualmente correggere le proprie decisioni.

I due allenatori – gli unici che possono richiedere il “challenge” – hanno due chiamate a disposizione, se la decisione dell’arbitro viene confermata la perdono se invece il direttore di gara dà ragione al tecnico la chiamata viene “conservata”.

Anche per il FVS c'è un protocollo rigido per le chiamate che è lo stesso del Var tradizionale (gol, rigore, rosso diretto, scambio di identità). Nota importante: i gol convalidati dall'arbitro non necessitano di "challenge" perché vengono rivisti automaticamente.

Al “Picchi” per l’Opening Day della Serie C erano presenti in tribuna Pierluigi Collina, presidente della Commissione arbitri della Fifa e Daniele Orsato, nuovo designatore della Can C e fautore dell’introduzione della tecnologia anche nella terza serie. Come è andata? Diciamo che, come tutte le novità, necessita di rodaggio e molte cose possono e devono essere migliorate, dalla comunicazione alle decisioni tecniche. Con una premessa importante: il margine di errore zero non esiste.

PRIMA CHIAMATA: MAWETE - Liverani ha chiesto il rosso per un fallo a centrocampo dell’amaranto Mawete. L’arbitro, Gianquinto di Parma, dopo aver rivisto l’azione ha deciso di sventolare solo il cartellino giallo, Liverani dunque ha “bruciato” la prima chiamata. Ma la decisione del direttore di gara emiliano non convince perché la revisione doveva risolversi solo con un nulla di fatto o un rosso diretto. Se prendiamo come modello il protocollo Var questo può intervenire per trasformare un rosso in giallo e viceversa ma, di norma, non può essere utilizzato per le semplici ammonizioni.

IL GOL ANNULLATO AL LIVORNO – In questo caso a mettere fuori causa la chiamata di Formisano è un errore dell’arbitro che spesso abbiamo visto anche nelle prime partite di Serie A con il Var: il fischio troppo veloce. Al momento in cui Panaioli segna Gianquinto ha già fermato il gioco per il fallo contestato dagli amaranto. A quel punto non c’è più niente da fare.

IL GOL DI MARCHESI – Al momento del gol che ha deciso la partita c'è stato invece il controllo automatico previsto dal protocollo: la revisione è stata molto lunga (troppo, bisogna migliorare) per verificare se il primo controllo di Dionisi, autore dell’assist vincente, fosse con la spalla e non col braccio. Rete poi convalidata correttamente, per fortuna degli amaranto.

L’ESPULSIONE DI MARCHESI - Liverani, a cui era rimasta solo una chiamata, se l'è giocata di nuovo per chiedere un rosso, stavolta a Marchesi, accusato di aver colpito con una testata Donati. La revisione in questo caso è positiva per il tecnico delle Fere, che quindi ha conservato la chiamata. Tuttavia, restano dubbi sulla decisione perché i due giocatori sono testa a testa in modo reciproco e solo la sceneggiata di Donati (peraltro livornese, non ha fatto una bella figura) induce l’arbitro alla decisione di espellere Marchesi.

LA COMUNICAZIONE DELLE DECISIONI - Le chiamate dei tecnici presuppongono l'esposizione di una "card" che ieri, almeno dalla tribuna, non si è proprio vista (figuriamoci in curva o in gradinata). Forse l'arbitro dovrebbe almeno sventolarla per mostrarla al pubblico con la stessa “teatralità” con cui viene mimato il gesto del monitor che ormai abbiamo imparato a decifrare. In tal senso la scelta - in serie A e B - di concedere all'arbitro la possibilità di parlare e spiegare le decisioni prese con l’ausilio della tecnologia va nella giusta direzione. Servirebbe, come accade nelle categorie superiori, l’indicazione sul tabellone luminoso che però al “Picchi” non c’è e che è assente in gran parte dei campi di Serie C. I led a bordo campo, però, potrebbero essere una soluzione in tal senso.

IL MAXI RECUPERO - Le lunghissime interruzioni, specie nella ripresa, hanno indotto il direttore di gara a disporre ben 9 minuti di recupero. Scelta sofferta ma inevitabile. La partita, poi, si è prolungata ulteriormente per due minuti scatenando il malcontento del ribollente pubblico amaranto ma in tal senso, probabilmente, hanno inciso i due cambi effettuati nel recupero da Formisano. Va detto però che forse il "prolungamento" è stato comunque eccessivo con l'ultimo corner battuto dalla Ternana davvero fuori tempo massimo.

Sezione: Calcio / Data: Sab 23 agosto 2025 alle 15:17
Autore: Luca Aprea / Twitter: @cafeponci
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