Formisano, Livorno: "La nostra forza è il collettivo, serve curare i dettagli"

Livorno – Il Livorno si prepara alla prima trasferta stagionale in quel di Alessandria, stadio Giuseppe Moccagatta, dove gli amaranto affronteranno la Juventus Next Gen, ovvero la formazione under 23 del club torinese. Il tecnico del Livorno Alessandro Formisano in conferenza stampa ha parlato della gara, dell’avversario da affrontare e della già annunciata assenza dei gruppi ultras livornesi.

La prima domanda riguarda proprio l’approccio da tenere per la prima trasferta: “La trasferta in Sardegna per la Coppa ci ha preparato da questo punto di vista. Abbiamo avuto un bel battesimo di fuoco. È un impegno che richiede un’attenzione diversa, non avremo l’appoggio dei nostri tifosi e per noi sono un valore aggiunto come lo è il nostro stadio. Dobbiamo metterci quell’attenzione in più nella cura dei dettagli per un impegno difficile, ma come per tutte le partite non impossibile.”

Federico Marchesi salterà per squalifica le prossime due gare: “Non meritava questa sanzione così pesante. Simo stati penalizzati già durante la partita e avere anche due giornate di squalifica è esagerato. Purtroppo fa fede ciò che è scritto nel referto e noi ne prendiamo atto. Dobbiamo diventare più smaliziati e portare dalla nostra parte episodi come questo in cui la Ternana è stata più intelligente. Marchesi è un giocatore di livello assoluto e importante per noi, ma abbiamo altri calciatori che sono sicuramente all’altezza.”

L’avversario di sabato sera è certamente diverso dal solito club di C, ma ha qualità tecniche da non sottovalutare: “Squadre di questo tipo le ho già affrontati negli scorsi anni, anche la stessa Juventus. Il progetto è un veicolo importante per la crescita individuale del calciatore, ma nasconde anche delle problematiche più legate al collettivo: forma mentis e obbiettivo comune per esempio. Noi però non abbiamo questa impronta, siamo un collettivo e dobbiamo fare dell’unione di intenti il nostro punto di forza.”

Il girone B in generale sembra essere molto equilibrato: "Come vi avevo già detto nel precampionato noi fino alle ultime giornate non avremo nessun punto di riferimento nella classifica. Ci saranno ovviamente squadre che lotteranno per il titolo e che per sopravvivere, ma in mezzo sono tutte posizioni aperte. Questa prima giornata nello specifico mi ha confermato che il Ravenna potrebbe avere un ruolo da protagonista, ma non è l'unica, lo stesso Campobasso che ha perso o l'Arezzo che invece ha vinto."

Sui nuovi arrivati c’è ottimismo da parte del mister: “Sono tutti pronti e possono giocare anche dal primo minuto. Le squalifiche di Cioffi e Nwachukwu ci hanno facilitato nel lavorare dal punto di vista fisico. Di Carmine, Biondi e Ghezzi sono a pronti e a disposizione, ma chiaramente se dovessero partire dal 1’ minuto dovremmo poi gestire il minutaggio. L’unica assenza certa è quella di Haveri, mentre un altro calciatore è in dubbio.”

Sempre parlando di reparto offensivo Formisano ha analizzato il match con la Ternana e le possibili differenze con la Juventus U23: “Scorsa settimana abbiamo affrontato una squadra abbastanza chiusa che non concede molto, probabile la Juventus abbia un atteggiamento diverso e possa concederci qualcosa in più. Credo possa venir fuori una partita diversa da questo punto di vista e ovviamente dobbiamo mettere in conto di subire anche noi qualcosa in più rispetto alla partita contro la Ternana. Il nostro reparto offensivo è molto ampio e noi con il passare delle partite dobbiamo lavorare per mettere in campo il nostro massimo potenziale.”

Infine il tecnico ex Pianese ha risposto ad una domanda riguardo la decisione degli ultras amaranto di disertare la trasferta contro la Juventus U23: “La risposta secondo me è da dividere in due parti: noi viviamo in una città che ha fatto delle battaglie ideologiche un marchio distintivo e non è certo oggi che si smette di portare avanti certi ideali. Da questo punto di vista io appoggio pienamente la decisione dei tifosi in quanto scelta ideologica e che segue dei valori in cui crediamo. La loro assenza ci da inoltre ulteriori motivazioni per provare a vincere questa gara. Per quanto riguarda le squadre B io credo conti molto come viene fatta una riforma del genere. È un movimento che sta crescendo un po’ a rilento, ma porta grandi frutti per le squadre che lo hanno appoggiato. Nella Juventus che affrontai io due anni c’erano 6 o 7 ragazzi che oggi giocano in Serie B e A.”