Livorno - Un ottimo primo tempo, chiuso in ritardo solo 5-10 (con una meta per parte) non è bastato all’Italrugby per sbarrare la strada alla squadra vicecampione del mondo. Sabato 31 ottobre, all’Olimpico di Roma, nel recupero della quinta ed ultima giornata del ‘Torneo delle Sei Nazioni 2020’, gli azzurri hanno perso 5-34 (una meta a cinque) contro l’Inghilterra. I bianchi anglosassoni, grazie all’intera posta raccolta (e grazie miglior differenza punti rispetto la Francia) si sono aggiudicati il trofeo. Al di là del passivo finale, l’Italia è parsa in crescita rispetto all’opaca prestazione fornita sette giorni prima a Dublino contro l’Irlanda. Per metà gara gli azzurri hanno giocato realmente alla pari con gli inglesi. E’ piaciuto lo spirito combattivo mostrato dai ragazzi allenati da Franco Smith. Protagonisti della sfida anche i due talentuosi atleti livornesi, classe 2000, Federico Mori (il trequarti ha giocato dal 22’ del primo tempo nel ruolo di ala) e Gianmarco Lucchesi (il tallonatore è subentrato a metà ripresa al posto di capitan Bigi). Per Mori e Lucchesi si tratta del secondo cap azzurro. Il loro debutto si era registrato contro l’Irlanda, nell’impegno della settimana precedente, valido per il recupero del quarto turno del ‘Sei Nazioni 2020’. Lucchesi, al termine dell’incontro dell’Olimpico, ha dichiarato: “E’ stata una partita molto fisica, ma nonostante questo siamo riusciti a tratti a esprimere il nostro gioco. Siamo scontenti per la sconfitta, ma fiduciosi sul futuro”. Federico Mori, che in chiusura di primo tempo ha sfiorato la meta dell’eventuale pareggio, conferma il giudizio del suo amico, coetaneo e concittadino: “Contro l’Inghilterra è stata una partita molto fisica come contro l’Irlanda; abbiamo risposto molto meglio a livello fisico, ma soprattutto a livello mentale e caratteriale. Abbiamo cercato di trasformare ogni momento di difficoltà in momenti di positività. Sono molto contento dell’atmosfera che abbiamo sentito in campo, più unita e più solida. Siamo sconfitti ma fiduciosi”. Dopo aver debuttato in azzurro in un match casalingo (a Roma appunto), Lucchesi e Mori sono prossimi a giocare una partita con la nazionale nella propria regione: il prossimo appuntamento è fissato a Firenze con la Scozia sabato 14 novembre, per la prima uscita della Autumn Nations Cup. Lucchesi e Mori hanno mosso i loro primi passi rugbistici, a livello propaganda, rispettivamente con le maglie dei Lions Amaranto Livorno e del Livorno Rugby. Poi, dal 2015 al 2019 hanno giocato per quattro stagioni fianco a fianco: tre annate nel Granducato (la franchigia giovanile livornese nata nel 2015, grazie al lavoro sinergico dei Lions Amaranto e degli Etruschi Livorno) e per un’annata nell’Accademia Fir ‘Ivan Francescato’ (serie A). Nel 2019 Mori è passato nel Calvisano e, come permit player, nelle Zebre. Lucchesi, vittima, l’1 febbraio 2019, nel corso della partita della nazionale under 20 con i coetanei della Scozia, di un grave infortunio alla caviglia, è rimasto nella stagione 19/20 nell’Accademia Fir (sempre in prestito; il suo cartellino era dei Lions), per poi andare in forza al Benetton Treviso. Mori, dal 2015 al 2019, era tesserato Etruschi.
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