Livorno – Ammirato nel ruolo di quinto di centrocampo o esterno destro “a tutta fascia” - nel corso del doppio confronto con il Bra che vide gli amaranto di mister Paolo Indiani prevalere sui giallorossi di mister Fabio Nisticò e approdare alla finale della Poule scudetto del Campionato di Serie D - Jesus Christ Mawete è stato per lunghi tratti della stagione uno dei veri e propri oggetti misteriosi della campagna acquisti amaranto, fino a concedere a Valentino Coveri, punta centrale del Forlì, il gol del momentaneo 1 a 3, che mise una pietra tombale sulla gara disputata contro i biancorossi romagnoli lo scorso 2 novembre; ora, anche grazie all’avvicendamento in panchina tra mister Alessandro Formisano e mister Roberto Venturato, quella lunga fase della stagione sembra ormai lontana sotto tutti i punti di vista e l’esterno destro classe 2005 finisce quasi per incarnare in maniera plastica la metamorfosi che la squadra amaranto ha subito in conseguenza del cambio in panchina.

“Ringrazio per i complimenti – ha esordito Mawete, alla sua quindicesima presenza in diciassette partite di campionato – e, dal mio punto di vista, posso dire che, per arrivare a questo tipo di prestazioni, stiamo dando veramente tanto, in allenamento e nel corso di tutta la settimana; ci stiamo impegnando a fondo per cercare di conseguire il maggior numero possibile di risultati utili e, fino a questo momento, sta andando bene: pensiamo a continuare così e a dare il massimo in allenamento, così come ci chiede il Mister”.

È perfino superfluo ribadirlo, ma la squadra amaranto appare trasformata in conseguenza dell’approdo in panchina di mister Venturato, giunto a Livorno lo scorso 12 novembre e capace di raccogliere due vittorie e due pareggi nelle quattro partite che lo hanno fin qui visto alla guida degli amaranto: “Il Mister ci insegna a guardare alcuni aspetti del gioco che, fino a tempi recenti, anche inavvertitamente sottovalutavamo e ora siamo portati a mettere in ciò che facciamo un’attenzione diversa, che non prestavamo o davamo per scontata: questo, più di ogni altra cosa, è ciò che ci sta aiutando ad essere più coesi in campo e a dare sempre il cento per cento. Il resto lo fanno i risultati perché questi ultimi aiutano a far andare le gambe e, soprattutto la testa: è evidente che, facendo risultato, sei più spensierato e sei automaticamente portato a fare la corsa in più per il compagno e per la squadra, senza neanche pensarci”.

Contro l’Arezzo, Mawete è stato l’autore dell’assist che ha portato al gol di testa da parte di Mario Noce che, in fin dei conti, ha chiuso la partita contro la squadra di Cristian Bucchi, capace di realizzare il gol della bandiera soltanto al 59’ st grazie a un calcio di rigore concesso per un fallo di mano in area da parte di Luca Bonassi e realizzato dall’ala destra Emiliano Pattarello: “Crescere dal punto di vista individuale aiuta ad avere più sicurezza nei propri mezzi e ad essere più rilassati e più tranquilli, sotto il profilo psicologico, per cui non posso che sperare che, dopo quello di oggi contro l’Arezzo, arrivino anche altri assist: per quanto mi riguarda, cercherò sempre di dare il massimo e di seguire le direttive del Mister perché è giusto che io mi faccia sempre trovare a disposizione, in funzione di ciò che mi chiede partita dopo partita”.

Sezione: Calcio / Data: Dom 07 dicembre 2025 alle 16:05
Autore: Gianluca Andreuccetti
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