Fieno in cascina

04.11.2020 23:40 di  Luca Aprea  Twitter:    vedi letture
Fieno in cascina

Livorno – Un pizzico di rammarico ma alla fine va bene così. Il Livorno nel recupero infrasettimanale contro la Juventus U23 non va oltre il pareggio, ferma a due la striscia di vittorie consecutive ma allungo il mini-filotto di risultati utili. Gara equilibrata con occasioni da entrambe le parti e che ha visto gol ed emozioni concentrarsi soprattutto nella ripresa.

C'era molta attesa e curiosità per i nuovi rinforzi, finalmente abili e arruolati per la causa amaranto dopo la lunga attesa legata alla fideiussione. Mercoledì sera se ne sono visti due: Stancampiano tra i pali e Gemignani. Il primo si è fatto subito trovare pronto all'alba e al tramonto del match con due interventi provvidenziali: il primo in avvio su Tongya e il secondo, decisivo, su Correia in pieno recupero. L'ex Samb e Pontedera invece ha fatto vedere buone cose nonostante una condizione fisica che, inevitabilmente, non poteva essere al top. Per quanto riguarda gli altri “acquisti”: Sosa è rimasto in panchina mentre Bussaglia è fermo ai box per problemi fisici. In attesa ovviamente di Mazzarani per il quale serve il nulla osta della Figc.

Ma la serata ha regalato anche un altro – inatteso – protagonista: Sven Braken. L'olandese ha giocato una partita di sacrificio, con preziosi ripegamenti difensivi e un'inedita vivacità sotto porta: una nitida palla gol nel primo tempo, una rete messa a segno di potenza per l'illusorio vantaggio e un'altra sfiorata una manciata di minuti più tardi per quella che sarebbe stata un'incredibile doppietta che – con tutta probabilità – avrebbe indirizzato la gara su ben altri binari. Invece poco dopo Petrelli, appena entrato, in modo un po' fortunoso ha trovato la rete del pareggio salvando la Juve U23 che, va detto, nel finale ha provato anche a portar via l'intera posta trovando però sulla sua strada il nuovo estremo amaranto a evitare una beffa che questo gruppo davvero non meritava.

Il futuro adesso è grigio, ma solo per il prossimo avversario, l'Alessandria, perché questo Livorno ora intravede, almeno sul campo, la luce in fondo al tunnel.