Livorno – L’umiliante sconfitta rimediata ieri sera a Pineto di Teramo contro una squadra, il Pineto, formata da giovani volenterosi ma non da campioni, ci ha consegnato un Livorno senz’anima, deconcentrato, con una difesa eccessivamente vulnerabile e un centrocampo privo di organizzazione in cui il solo Hamlili è apparso sufficiente, con un attacco incapace di far male dove, assente Cioffi, ancora una volta Dionisi non è stato schierato dall’inizio.

A Pineto è apparso evidente che uno dei difetti di questa squadra, premesso che diversi giocatori non sembrano all’altezza della Serie C, risiede nella guida tecnica. Il presidente Esciua deve prenderne atto. Con il massimo rispetto per Formisano, anche in considerazione del fatto che è più facile cambiare il manico che la batteria di scope, bisogna accettare l’idea che continuare con lui, probabilmente, sarebbe insostenibile. Dopo la sconfitta di ieri, soprattutto per come è maturata, occorre dare una scossa all’ambiente e alla squadra. Serve un tecnico esperto, che sia guida in tutto e per tutto e sappia essere un grande motivatore. C’è bisogno di un tecnico in grado proteggere i ragazzi dall’ambiente esterno ed abbia anche l’esperienza e il carisma per essere impermeabile dalle sollecitazioni interne.

Si fanno alcuni nomi, in queste ore, per la panchina amaranto, compreso quello di Lucarelli, che sembra essere la punta di un progetto di acquisto della società da parte di alcuni imprenditori. Oltre al suo, in ogni caso, circolano anche altri nomi, ad esempio quelli di Gorgone e Volpe, ma sono solo voci, come d’altronde l’ipotesi Lucarelli. La scelta, in verità. deve farla la società. Oneri ed onori spettano alla dirigenza amaranto, a cominciare dal presidente, che è chiamato ad operare nel pieno interesse del club e della piazza sportiva. Ma perché tutto questo avvenga occorre che l’ambiente trasmetta fiducia e tranquillità a tutte le parti in causa. Per uscire da questo difficile momento e salvare il salvabile, per ricompattare l’ambiente e riportare i tifosi a sostenere la squadra, il cambio di allenatore, se verrà fatto, dovrà avvenire nel rispetto di tutti, di chi viene e di chi va, perché questa squadra, per quanto mal costruita, ha delle potenzialità e può risalire la china. Bisogna solo crederci e bisogna che i giocatori ritrovino compattezza e motivazione.

Sezione: Editoriale / Data: Dom 12 ottobre 2025 alle 10:59
Autore: Marco Ceccarini
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