Al via il mercato invernale, al Livorno serve fiducia

03.01.2021 15:49 di Paolo Verner Twitter:    vedi letture
Al via il mercato invernale, al Livorno serve fiducia
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Livorno – Domani, lunedì 4 gennaio, prende il via il calciomercato invernale, che durerà fino al 1° febbraio. Con sorpresa, la finestra di gennaio del mercato amaranto sembra però essere nuovamente sottoposta al vaglio della Lega Pro, che chiede al Livorno il cambio della fidejussione, passando dagli inviti all’obbligo del cambio di una garanzia che però già esiste e che, a ben vedere, sembra aver validità coprendo i contratti dei calciatori almeno fino al termine della stagione.

Considerando che i quattro “fuggiaschi”, ossia Agazzi, Marsura, Murillo e Porcino, percepiscono ingaggi di tutto rispetto rapportati alla serie in cui giocano, considerato che Maiorino che pure andrà via per sua espressa volontà, non si comprende il senso di tutta questa solerzia, perché i compensi lordi di chi arriverà, trovando posto nella cifra che resta a disposizione, dovrebbero essere tranquillamente garantiti dalla fidejussione in essere.

Vale la pena ricordare che per poter iscriversi al campionato di competenza, la fidejussione deve rispettare requisiti molto precisi e in Serie C deve coprire, a prima richiesta, l’importo di 350 mila euro. Il documento deve essere rilasciato da soggetti ben definiti, ovvero da banche che figurano nell’albo degli istituti tenuto dalla banca d’Italia, dove vi è anche la Winter bank, o da società assicurative iscritte nel relativo albo Ivass ed autorizzate all’esercizio del ramo 15, quello delle cauzioni, secondo quanto previsto dal codice delle assicurazioni private. La predetta fideiussione, nel corso della stagione sportiva, può essere soggetta ad una serie di integrazioni correlate all’aumento dei compensi contrattuali lordi dei tesserati. Tali variazioni sono richieste se l’importo dei compensi lordi dei calciatori è superiore a 1 milione 500 mila euro. In questo caso, la garanzia verrà aumentata nella misura del 30 per cento dell’eccedenza rispetto al 1 milione 500 mila euro iniziale, pena la mancata ratifica dei contratti.

L’accettazione della garanzia è subordinata all’assenza di contenziosi tra la Figc o le leghe professionistiche e l’ente emittente e per quest’anno ha validità fino al 2 novembre 2021. Il costo della relativa polizza fideiussoria è sempre inversamente proporzionale alla solidità economica del soggetto che richiede la garanzia. Minori saranno le capacità economiche del richiedente, maggiore sarà il costo della polizza. Ovviamente dalle capacità economiche del richiedente dipende anche la durata, ma per coprire una garanzia da 1 milione 500 mila euro, secondo prassi, la cifra della polizza dovrebbe attestarsi sui 15 mila euro, forse meno, cifre tutt’altro che inaccessibili. Tutto questo, ammesso e non concesso che i compensi lordi dei tesserati del Livorno, al netto di coloro che stanno per lasciare il Livorno, superino la cifra di 1 milione 500 mila euro l’anno.

Allora, a chi giova far restare il destino amaranto nella confusione e nell’incertezza, causa di ansia e preoccupazione per i tifosi? Certo agli avversari, che sono tanti e sparsi in tante parte d’Italia, soddisfatti delle attuali difficoltà del club di via Indipendenza. Ma la cosa più preoccupante è che, al di là del fatto che non si comprende come mai si debba mettere in discussione la fidejussione rilasciata da una banca il cui nome figura nell’elenco degli istituti accreditati, nonostante gli interventi del patron storico Spinelli, si continua da più parti a paventare il rischio che il Livorno possa non terminare il campionato per mancanza di liquidità.

Se a qualcuno la fidejussione del Livorno non piace, pazienza. Gli organi competenti devono dare al Livorno il tempo eventualmente di sostituirla, visto che quella in essere ha scadenza il prossimo 2 novembre. Tra l’altro, sembra che tutti si dimentichino che in era pandemica ogni cosa appare più rarefatta e in ogni agire umano pare esserci maggiore elasticità nella valutazione delle situazioni e degli eventi. Perché, dunque, tanta attenzione verso il Livorno? Lo ripetiamo perché la curiosità ci assale.

Detto tutto ciò, sia molto chiaro, non si capisce neppure perché a Livorno non si riesce a fare come hanno fatto ad Arezzo. La società dell’Arezzo, che aveva anch’essa stipulato una fidejussione con la Winter bank, l’ha sostituita con quella di una banca del territorio, la Popolare di Cortona. Un atto di sensibilità da parte di qualche istituto bancario locale, o quantomeno toscano, sarebbe importante oltre che utile.

In questo anno nuovo, in definitiva, occorre che tutti operino con calma e concentrazione, senza invasioni di campo in virtù degli sbalzi umorali della giornata, lasciando lavorare chi da settembre si è impegnato nel settore tecnico e chi, nelle ultime settimane, si è assunto impegni che ha intenzione di portare a termine. Il “bolleggiume” sempre in perenne movimento non fa bene all’ambiente amaranto e per quel che riguarda il mercato invernale ormai alle porte non invoglia i calciatori ad accettare le offerte del Livorno.