Livorno - La tutela e la salvaguardia della fauna ittica e degli ecosistemi acquatici sono gli elementi centrali del Piano Ittico Provinciale per la Pesca, illustrato alla stampa dall’assessore provinciale Paolo Pacini, alla presenza del presidente provinciale Andrea Lami della Fipsas, federazione italiana pesca sportiva ed attività subacquee, e del rappresentante Marcello Ferrini del Comitato provinciale dell’Arci Pesca Fisa. Il Piano, redatto nell’ambito delle finalità della normativa regionale e secondo gli indirizzi del Piano ittico regionale 2012-15, definisce gli ambiti di azione che, a partire proprio dalla tutela della fauna e degli habitat fluviali, mettono in campo attività per la gestione delle specie ittiche autoctone, in particolare di quelle a rischio, il miglioramento delle capacità biogeniche dei corsi d’acqua, il controllo dell’inquinamento genetico, la limitazione della diffusione delle specie alloctone. Alla base dell’elaborazione del Piano, come evidenzia un comunicato stampa della Provincia, c’è la Carta Ittica, lo strumento che ha fornito una quadro conoscitivo su tutta  la fauna ittica presente nei torrenti, nei fiumi e nei laghi della provincia livornese.

“La pesca nelle acque interne – ha detto l’assessore Pacini – è una vera e propria risorsa, perché contribuisce a mantenere il controllo sulla salute dei corsi d’acqua e della fauna ittica del nostro territorio. In questo senso ringrazio le associazioni di pesca sportiva che hanno fattivamente collaborato, insieme ad Arpat e all’Università di Firenze, alla redazione del Piano”. Pacini ha poi sottolineato il valore della pesca sportiva sia per la valenza sociale legata all’attività sportiva e di volontariato, sia per le attività economiche ad essa collegate. Il Piano  individua le zone di pesca e quelle interdette allo scopo di protezione e riproduzione della fauna. Sono, inoltre, catalogate tutte le specie presenti, con indicazione di quelle autoctone, la loro distribuzione e i conseguenti i limiti di cattura.

“Oltre ai vari corsi d’acqua – ha aggiunto Pacini – i pescatori hanno a disposizione tre campi di gara, due sul fiume Cecina e uno, quello dello Scolmatore dell’Arno, di particolare importanza per le gare a carattere nazionale ed internazionale”.

La struttura, inaugurata nel gennaio 2010, si estende per due chilometri tra il Ponte sulla statale 206 e il Ponte Mortaiolo, ed è stata realizzata dalla Provincia con fondi propri e finanziamenti regionali per un investimento totale di circa 400.000 euro. Le piazzole predisposte sono 240, di cui 70 riservate ai diversamente abili. Apprezzamento per i contenuti del Piano è stata espressa dalle associazioni di pesca sportiva che hanno sottolineato l’importanza di uno strumento che rappresenta un vero e proprio vademecum per tutti i pescatori sportivi.

 

Sezione: Generico / Data: Mer 18 settembre 2013 alle 16:08
Autore: Luca Aprea / Twitter: @Cafeponci
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