Giornalismo, chi racconta lo sport non deve avere ostacoli
Livorno - A poco più di un mese dall'inizio della prossima stagione sportiva l'USSI (Unione stampa sportiva italiana), Gruppo di specializzazione della FNSI, è intervenuta, attraverso una nota stampa, per segnalare e condannare criticità e problemi che si riteneva fossero superati con l’allentamento della emergenza Covid, ma si sono di nuovo manifestati impedendo a giornalisti e fotografi di svolgere correttamente il loro lavoro.
Nell’invitare Leghe calcio e società a una riflessione comune e a un cambio di rotta l’USSI fa anche esempi concreti di alcuni episodi negativi che si sono verificati quali la presentazione e la prima conferenza stampa di un nuovo allenatore senza giornalisti e fotografi ma con la presenza delle sole telecamere del canale della società, e poi ancora, ritiri off limits per gli operatori della comunicazione, la cui presenza, nella migliore delle ipotesi, è stata limitata a un paio di persone”.
“Gli stadi – rileva l’USSI – sono tornati alla capienza massima e dunque è indispensabile ripristinare quella normalità mancata per oltre due anni, anche nei confronti di chi fa informazione. Chiede quindi con forza che non ci siano più limitazioni alla presenza dei giornalisti e dei fotogiornalisti negli stadi, nelle tribune, nelle sale stampa e a bordocampo. Priorità è anche ripristinare i normali contatti con i tesserati nel pre e nel post partita, comprese le conferenze stampa di avvicinamento all'evento e quelle di commento alle gare, subito dopo la conclusione delle stesse, con riapertura delle mixed zone a tutti”.
Nel condividere le preoccupazioni e le istanze dell’USSI l’Associazione Stampa Toscana e il Gruppo toscano giornalisti USSI si augurano che le società calcistiche (ma non solo) della Toscana si dimostrino ancora una volta collaborative con tutti gli operatori dell’informazione nel pieno rispetto del diritto-dovere di cronaca consentendo loro di svolgere al meglio la loro professione.