Livorno - Un gran bel Livorno, al quale è stata negata una vittoria sacrosanta a causa di un rigore inesistente concesso al Frosinone dall’arbitro Minelli e trasformato dall’ex Federico Dionisi, viene fermato sul 2 a 2 al Picchi dai ciociari allenati da Alessandro Nesta. Rabbia e rassegnazione dunque e non potrebbe essere altrimenti. Al Livorno serviva solo un risultato: la vittoria, per dare continuità all’impresa di Verona contro il Chievo e continuità non c’è stata. Non per sperare, sia chiaro - quello abbiamo smesso di farlo da un pò - ma solo per concludere con dignità questo annus horribilis.
Dignità, orgoglio e rispetto verso sé stessi, la maglia che si indossa e la città che si rappresenta tanto più importante in un momento in cui pare finalmente esserci alle porte un cambiamento societario, la tanto sospirata fumata bianca nel passaggio delle quote dal gruppo Spinelli e il guppo guidato dall’imprenditore Majd Yousif. Questo non significa certo garanzia di un futuro roseo, Aldo Spinelli da questo punto di vista andrà sempre ringraziato per la solidità economica fornita al Livorno calcio e per gli straordinari risultati conseguiti nella sua gestione.
Ma arriva sempre un tempo in cui è necessario, a volte indispensabile, voltare pagina. Voltare pagina per rivitalizzare un ambiente ormai stanco e disilluso. E voltare pagina quanto prima sarà determinante per cominciare a programmare da subito la prossima stagione, con la speranza che ci sia attenzione sulla questione Stadio e figure competenti che si occupino della gestione sportiva e che sappiano far ripartire l’entusiamo. Questo ci auguriamo e auguriamo alla Vecchia Unione, consci che il domani può essere diverso nonostante l’abisso sia dietro l’angolo.
Autore: David Mosseri / Twitter: @davidmosseri31
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