La storia di Piermario, ragazzo sfortunato

14.04.2012 20:04 di  Tony Faini   vedi letture
La storia di Piermario, ragazzo sfortunato
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© foto di Federico De Luca

Livorno – La storia di Piermario Morosini, il giocatore del Livorno scomparso questo pomeriggio dopo essere stato colto da arresto cardiaco sul terreno di gioco a Pescara, è piena di sofferenze. Aveva perso in un incidente il padre, quindi la madre e anche un fratelo. Gli era rimasto una sorella, attualmente in un istituto. Aveva pertanto trovato nello sport, e in particolare nella scuola calcio dell'Atalanta, una seconda famiglia, il suo ambiente. Era fidanzato e voleva costruirsi una famiglia e un futuro.
Morosini era nato a Bergamo poco meno di 26 anni fa, il 5 luglio 1986, e calcisticamente era cresciuto nel settore giovanile dell'Atalanta. Nel 2005, a 19 anni, era passato all'Udinese con la formula della comproprietà del cartellino. Aveva esordito in Serie A con la maglia bianconera, il 23 ottobre, nella gara fra Udinese ed Inter. Con la squadra friulana ha giocato anche in Europa negli ottavi di finale di Coppa Uefa contro il Levski Sofia.
Nella stagione 2006-07 si trasferì nel Bologna, in Serie B, dopodiché passò al Vicenza, con cui giocò una grande stagione sempre in Cadetteria. Nel 2009 tornò all'Udinese, che però lo girò alla Reggina e quindi al Padova. Nel gennaio del 2011 è tornato a vestire la maglia biancorossa del Vicenza dopodiché, dopo una breve parentesi all'Udinese, nell'ultima sessione di mercato era passato al Livorno.
Morosini, oltre a giocare in club importanti di A e B, ha anche vestito la maglia azzurra nella Nazionale italiana Under 21, con la quale prese parte agli Europei del 2009 in Svezia.