Livorno - Guido Tieghi era nato a Milano il 1° maggio del 1925. Era un centravanti di sfondamento, dotato di tiro potente e preciso. Giunse a Livorno nell’estate del 1947 con Merlo, Gimona, Soldani, Lovagnini e Capaccioli, nel campionato di serie A 1947-48, con gli amaranto guidati da Mario Magnozzi. Negli anni 40 Tieghi è una promessa del calcio italiano. Centravanti scaltro e roccioso, esordisce nella Pro Vercelli prima di passare al Toro nella stagione 1946-47. Con i granata gioca appena tre partite ma vince il campionato. Successivamente, approdò nel Livorno dove collezionò 32 presenze con un bottino di 14 reti.
Ma la carriera di questo promettente calciatore ebbe una drammatica interruzione martedì 21 dicembre 1947. Infatti Tieghi venne arrestato a Vercelli dalla Polizia perché accusato di omicidio plurimo ed occultamento di cadavere con altre 12 persone perché coinvolto nella strage di Borgo Isola costata la vita ad un uomo e tre donne avvenuta la notte del 6 maggio 1945 da parte di un gruppo di partigiani. Dopo oltre due anni la Corte di Appello di Torino assolveva con formula piena da ogni accusa Guido Tieghi.
Nell’estate del 1950 Guido Tieghi tornò a giocare nel Livorno in serie B, dove scese in campo per 17 volte e segnando due gol. Prosegue quindi la carriera in serie B e torna per la terza volta a Livorno, nella stagione 1952/53, dove totalizzò 18 presenze e 2 reti. Chiuse la carriera nel 1957, con la maglia dell'Aosta. Guido Tieghi morirà prematuramente per un male incurabile a Vercelli il 14 ottobre 1973. Aveva soltanto 48 anni.
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