Il 22 maggio il campo delle Sughere intitolato a Manrico Soriani
Livorno - È particolarmente lunga la lista delle autorità presenti, domenica prossima, all’evento di intitolazione a Manrico Soriani del campo situato all’interno dell’istituto penitenziario livornese de ‘Le Sughere’. Oltre all’Assessore alla Cultura del Comune di Livorno Simone Lenzi, cureranno la cerimonia il Presidente della Federugby Marzio Innocenti (livornese, ex capitano della nazionale), la Responsabile Strategia e Responsabilità sociale FIR Daniela De Angelis, la Consigliera Federale con delega alla attività di Responsabilità Sociale Antonella Gualandri, il Segretario Generale della FIR Roberto Musiani, il Delegato Provinciale del CONI Giovanni Giannone e il Presidente del Comitato Toscano della FIR Riccardo Bonaccorsi. Presenti all’evento, quattro parenti stretti dell’indimenticato Manrico Soriani: Massimo Soriani (peraltro dirigente Pecore Nere), Vanessa Soriani, Timante Soriani e Cinzia Conte. Per i Lions Amaranto Livorno, la società che ha reso possibile il progetto delle ‘Pecore Nere’ saranno presenti, oltre al massimo dirigente Mauro Fraddanni, anche Fabio Bizzi, Laurent D’Onofrio, Marinella Specchia, Andrea Caputo, Andrea Bigongiali, Fabio Giorgi, Valentina Cioni, Mattia Maria Speca, Viviana Viviani, Valeria Tinucci, Gino Niccolai e Federico Taddeini. Per l’Associazione Amatori Rugby (la realtà che ha concretamente agevolato il lavoro di un pallone ovale da far rotolare all’interno dell’istituto penitenziario livornese), accreditati Arienno ed Elia Marconi e Stefano Maganza. Oltre a loro, ed oltre, naturalmente, agli allenatori delle ‘Pecore Nere’ Michele Niccolai, Mario Lenzi e Luca Paone ed al dirigente Maurizio Berti, saranno presenti Edoardo Barcaglioni e Luca Sardelli, rispettivamente consigliere del Comitato Toscano e fiduciario provinciale FIR. Presenti, inoltre, il Garante dei Detenuti Giovanni De Peppo ed il noto allenatore di calcio Paolo Stringara, che ha guidato un progetto sportivo con i detenuti del carcere de ‘Le Sughere’.
La cerimonia di intitolazione è prevista alle 11:30. Poi, alle 12:00, si giocherà la partita tra le ‘Pecore Nere’ ed una rappresentativa delle varie squadre Old toscane (Rino..Cerotti Livorno, Allupins Prato, Sorci Verdi Prato, Zoo Vasari Arezzo, Arf Firenze, Ribolliti Firenze, Briganti Siena, Trinceroni Scandicci, Magnaorecchi Massa e, con atleti piombinesi, i Pirati) . La partita sarà diretta dall’arbitro (ex internazionale) Carlo Damasco. Nella lista della rappresentativa Old giocheranno David Bacci, Marino Delll’Omodarme, Carmine Passante, Alessio Bini, Walter Bernardini, Andrea Volipi, Duccio Baracchi, Samuele Sampieri, Tommaso Rizzi, Paolo Donati, Antonio Benussi, Mario Della Pina, Luca Baroni, Giancarlo Pancani, Paolo Ciandri, Antonio Cannavò, Emiliano Marchi, Pierpaolo Biagi, Marco Marcantoni, Patrizio Bononomi e Claudio Guerri. Invitati all’evento anche rappresentanti del Progetto Rugby: si tratta di Stefano Cavallini (Brescia), Stefano Cantoni (Parma), Marco Bertocchi (Prato), Franco Cenobi (Presidente CIAR), Giacomo Grandi (Piombino), Raffaella Valle (Piombino) e Marcello Serra (allenatore Rugby Porto Azzurro).
Manrico Soriani è stato il vero promotore dell’iniziativa legata alle ‘Pecore Nere’, la squadra di rugby composta da detenuti del carcere labronico, impegnata nel campionato toscano Old. Al termine della parttia, secondo le tradizioni proprie del rugby, avrà luogo il cosiddetto ‘terzo tempo’, il banchetto offerto dalla formazione di casa.
LA STORIA. Tutto ha inizio sabato 27 settembre 2014, quando 22 giocatori dei Lions Livorno, accompagnati dal presidente della stessa società amaranto Mauro Fraddanni, dall’allenatore Manrico Soriani e dai rappresentanti del Comitato Toscano della FIR, Marco Bertocchi e Claudia Cavalieri, danno vita, sul terreno di gioco de ‘Le Sughere’, ad un allenamento piuttosto sostenuto, con tanto di partitella in famiglia. Durante la seduta, lunga circa 60 minuti, si sviluppano varie fasi di gioco e vengono mostrati i fondamentali dello sport del rugby. Un centinaio di detenuti, presente all’allenamento, mostra entusiasmo e grande partecipazione emotiva. Da quel giorno, grazie al lavoro dei Lions (ed in particolare grazie all’impagabile attività svolta dallo stesso Soriani e dai suoi colleghi-allenatori Michele Niccolai e Mario Lenzi) e al concreto appoggio dell’Associazione Amatori Rugby, scattano veri allenamenti per i detenuti. Ben presto viene allestita una squadra del tutto particolare, composta, appunto, da atleti reclusi nella casa circondariale livornese. La formazione, con grande autoironia, viene battezzata, dagli stessi detenuti, ‘Pecore Nere’. Tali giocatori, tutti con pene piuttosto lunghe, iniziano ad effettuare, una volta alla settimana (la domenica mattina), sul campo sportivo del carcere, sedute piuttosto intense. Grazie alla stretta collaborazione e alla grande sensibilità della direzione e del personale della casa circondariale stessa, l’intenzione di far disputare anche alcune gare amichevoli si trasforma in realtà. Varie squadre federali si presentano all’interno dell’istituto carcerario, per giocare partite ricche di significato. Belle gare, nelle quali la formazione dei detenuti palesano buone qualità.
LE PRIME PARTITE UFFICIALI. Un’importantissima svolta nel percorso di crescita del progetto si registra martedì 24 settembre 2019, quando, nel corso della conferenza stampa svoltasi nella sala riunioni dell’istituto penitenziario di Livorno, viene ufficialmente annunciata una novità di portata ‘storica’ per il movimento rugbistico toscano, con una notizia che va decisamente oltre l’aspetto tecnico. “Grazie all’interessamento del Comitato Toscano della FIR – emerge – la rappresentativa delle Pecore Nere ha acquisito il diritto di partecipare all’imminente campionato toscano Old”. Nel campionato Old potrebbero militare solo atleti che hanno già compiuto 35 anni: prevista, per alcuni elementi della squadra di detenuti, una deroga. Ovviamente tutte gli incontri delle Pecore Nere si disputano sul campo posto all’interno dell’istituto. I giocatori delle Pecore Nere, tesserati Associazione Amatori Rugby Toscana, mettono in evidenza qualità notevoli. Le loro partite, viste le dimensioni del campo, piuttosto ridotte, si giocano con soli 13 elementi, senza flankers. Le Pecore Nere, nel proprio primo impegno ufficiale, con punti in palio, pareggiano con gli Allupins Prato, per poi sconfiggere, nei tre successivi incontri, le rappresentative dei Sorci Verdi Prato, degli Zoo Vasari Arezzo e dei Ribolliti Firenze. Poi l’emergenza della pandemia del Covid-19 costringe la FIR a sospendere e annullare tutti i campionati federali.
MANRICO ‘PASSA L’OVALE’. Il 5 luglio 2020 ecco la notizia più brutta: ad appena 55 anni Manrico Soriani ci lascia. ‘Chico’, promotore e allenatore delle Pecore Nere (nonché capitano dei Rino..Cerotti, la rappresentativa Old dei Lions Amaranto Livorno) ‘passa l’ovale’. Con lui, scompare un rugbista dalla rara generosità. Significative, per ricordare Soriani, le parole di Riccardo Bonaccorsi, Presidente del Comitato Toscano della FIR: “Persona unica, degna di stima e amicizia, ha lavorato sempre per il mondo del rugby con passione e dedizione, donando a tutti il suo tempo e il suo impegno. L’ultimo suo progetto con le carceri ha dato frutti insperati tra quei ragazzi, che hanno ricevuto da lui molta più attenzione e passione di quanto la vita avesse dato loro fino ad allora. Ci mancherà”. La squadra delle Pecore Nere, anche per onorare la sua memoria, riprende, dopo alcune settimane, gli allenamenti. A guidare le sedute, oltre a Niccolai e Lenzi, anche Vincenzo Limone, altro allenatore Lions che si è aggiunto nello staff tecnico. La loro opera viene appoggiata dai preziosissimi nuovi dirigenti Maurizio Berti e Massimo Soriani (fratello di Manrico).
LA STAGIONE ATTUALE. Nella stagione 2021/22 riprende il campionato Old e le ‘Pecore Nere’ disputano due gare ufficiali, contro altre squadre livornesi, quella dei Pirati e quella dei Rino..Cerotti (la squadra Old dei Lions, che peraltro prima dell’inizio della stagione aveva svolto con la stessa formazione dei detenuti un allenamento congiunto). Alle due gare di campionato assistono anche la Vicesindaca di Livorno Libera Camici e l’Assessora con Deleghe anche alla Cooperazione e Pace Barbara Bonciani. Il tutto a dimostrazione del concreto interessamento al progetto da parte dell’Amministrazione Comunale. Significative, in merito, le parole del Sindaco Luca Salvetti. “Quella delle Pecore Nere è una bella iniziativa, simpatica e densa di significato. Il rugby – è il commento del primo cittadino – è sport che sa veicolare messaggi importanti e coinvolgere i detenuti è un’idea apprezzabile da parte dei Lions”. Poi ancora per problemi legati all’emergenza sanitaria e per i tempi tecnici necessari per la stesura del nuovo sintetico sul campo, giunge una pausa agonistica. Una pausa che si interromperà proprio in occasione dell’intitolazione del 22 maggio, peraltro festa di Santa Giulia, la patrona di Livorno. È evidente che il gioco del rugby in carcere vada ben oltre l’aspetto tecnico. Il percorso sportivo può apportare benefici ai detenuti sia a livello fisico, sia psicologico e mitiga i rischi dovuti all’inattività e alla vita sedentaria propria del carcere.