Ripa Teatina – Erano centocinquanta i racconti ammessi a partecipare alla settima edizione del Premio letterario Storie di Sport. Di questi, all’esito di una selezione condotta da una giuria formata da scrittori ed editor di livello nazionale composta da Patrizia Angelozzi, Francesca Chiappa, Francesco Coscioni, Roberto Di Pietro, Paolo Primavera, Raffaele Riba, Loretta Santini, Lorenza Stroppa e Athos Zontini, solo cinque hanno avuto la “nomination” per la serata finale. Tra questi c’era il racconto “Fanculo i sette milioni” del giornalista livornese Marco Ceccarini, redattore di Toscana Notizie, collaboratore di Tuttosport ed animatore di Amaranta e Costa Ovest, che è stato chiamato sul palco per secondo, con l’equivalenza del quarto posto, mentre la vittoria andata al racconto “Lame” della scrittrice siciliana Laura Migliore davanti a “Come una donna” di Alessandra Sola, “La notte di San Lorenzo” di Sandra Puccini, quindi al racconto di Marco Ceccarini e in quinta posizione “Respira il mare” di Vittoria Iacovella.
“Quest’anno sono stati veramente tanti i racconti partecipanti e molti erano di ottima fattura. I cinque elaborati scelti per la finale, poi, sono racconti di grande qualità”, ha detto Sara Caramanico, coordinatrice del premio ed animatrice della serata, dopo che il sindaco di Ripa Teatina, Roberto Luciani, aveva portato i saluti dell’Amministrazione comunale e della cittadinanza di Ripa.
“Sono felice per essere stato selezionato tra i finalisti di questo importante premio nazionale di letteratura sportiva. Il racconto si riferisce alla vicenda del calciatore friulano Ezio Vendrame, conosciuto come il George Best italiano, capace di rinunciare a un tentativo di combine per affermare i valori etici dello sport e della lealtà nelle competizioni sportive”, ha affermato Ceccarini quando gli autori sono stati chiamati sul palco.
Il premio letterario, presieduto da Gianluca Palladinetti, è uno dei maggiori concorsi di letteratura sportiva esistenti in Italia. I racconti selezionati, circa centocinquanta, sono stati presentati da scrittori provenienti da tutte le regioni italiane e anche dall’estero. La rosa finale è stata composta da solo cinque racconti di altrettanti autori. Ceccarini era l’unico uomo presente in finale. Tutte le altre finalisti, infatti, erano donne.
Il premio Storie di Sport è un progetto della scuola Macondo con il patrocinio del quotidiano Il Centro, della Regione Abruzzo e del Coni, per la direzione artistica di Peppe Millanta e con il sostegno di Saquella Caffè. E’ inserito nell’ambito del festival Rocky Marciano di Ripa Teatina, il paese di origine di Rocky Marciano e Rocco Mattioli, entrambi campioni del mondo, detto non a caso “il paese dei pugili campioni”.
Il premio Storie di Sport, che è stato arricchito dai contributi dei giornalisti Giovanni Capuano di Radio 24 e Marco Bellinazzo de Il Sole 24 Ore, con quest’ultimo che ha premiato il giornalista livornese, è stato arricchito dalla presentazione del libro “Rocky Marciano, sulle tracce del mito”, edito da Dfg Lab, a cent’anni dalla nascita del campione italo-americano. Era presente anche una delegazione, capeggiata da Todd Petti, giunta dagli Stati Uniti e precisamente da Brockton, Massachusetts, il paese americano di Rocco Marcheggiano, vero nome di Rocky Marciano.
Brani dei cinque racconti finalisti sono stati letti al pubblico, sotto i portici di Porta Gabella, dalle allieve della scuola Macondo di narrativa e recitazione.
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