Anatomia di un terzo tempo, verso il remake il libro di Pacini e Giorgi
Livorno – Visti i delicati argomenti di carattere sociale trattati, Renzo Pacini e Fabio Giorgi, autori del libro ‘Anatomia di un terzo tempo, il romanzo e la cronaca’, l’opera di 240 pagine, corredata da foto di Luca Zampini e Tommaso Chiavistelli, prodotta dai Lions Amaranto con la quale sono iniziate le celebrazioni per i primi 25 anni di vita del club rugbistico livornese, sono stati invitati ufficialmente alla Conferenza Internazionale ‘Lo sport per la promozione di società pacifiche e inclusive’, svoltasi presso il Salone d’Onore del CONI, a Roma. Al prestigiosissimo evento, organizzato in occasione della Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace, dal CREG, Università degli Studi di Roma Tor Vergata e dall’Impresa Sociale Premet, hanno partecipato, tra gli altri, il Vice Direttore Generale dell’Istruzione Unesco, Stefania Giannini e il Ministro dello Sport e dei Giovani Andrea Abodi.
“Sinceramente - dice Fabio Giorgi, addetto stampa della LundaX Lions Amaranto e più in generale ‘storico’ giornalista della palla ovale labronica - quando nella scorsa estate abbiamo ideato il progetto di questo libro che poi abbiamo scritto a quattro mani, mai avrei immaginato tante soddisfazioni e tanto successo”. Le prime 500 copie dell’opera si stanno esaurendo. E, date le tante richieste che stanno giungendo da tutta Italia, non solo dal mondo del rugby e non solo dall’ambiente livornese, la società dei Lions sta per mandare nuovamente in stampa l’opera stessa. “Non posso non ringraziare - aggiunge Giorgi - i tanti appassionati che hanno apprezzato i nostri sforzi e questo libro, nel quale è contrapposta la fantasia da romanziere di Pacini alla mia oggettività giornalistica. L’immagine sfocata e fantasiosa del romanzo viene posta di fronte ad uno specchio che restituisce quella nitida e veritiere della cronaca sportiva, in una vera e propria operazione anatomica, nella quale emergono contrasti e analogie”.
Nella prima parte del libro, quella curata da Pacini, emerge in particolare l’inclusività del rugby ed i valori propri del famoso ‘terzo tempo’…
“Quella parte del libro - annuisce Giorgi - rappresenta la prosecuzione naturale di ‘Nel terzo tempo’, l’opera che lo stesso Pacini ha scritto nel 2018. Quel libro, che ha sullo sfondo una ‘vecchia’ e movimentata trasferta di C dei Lions Amaranto a Gubbio, tratta del ‘terzo tempo’ della vita, in una metafora continua tra quanto accade sul rettangolo di gioco in una classica partita, che si chiude con, appunto, il terzo tempo (un momento di grande importanza per i veri sportivi, fatto di birre, sudore e strette di mano), con quanto accade nella vita reale, nella quale solo con una determinazione propria dei rugbisti si possono affrontare determinate situazioni. Il ‘terzo tempo’ è spesso e volentieri più importante dei primi due. Pacini ha descritto con grande maturità e senza alcun luogo comune temi delicati quali l’omosessualità e la disabilità. Un’opera che, da lettore, al pari di altre migliaia di sportivi, ho, fin dal primo momento, apprezzato”.
Chi ha lanciato la proposta di effettuare un remake di quel libro?
“Sono stato io - rivendica con orgoglio Giorgi - a proporre il nuovo lavoro a Pacini. Ho avuto così l’opportunità di descrivere anche un nuovo confronto tra Gubbio e Lions Amaranto, quella valida per il campionato di B e giocato lo scorso 22 ottobre. Una bella partita, viaggiata sui binari di un grande equilibrio. Nel libro, trova spazio anche un capitolo dedicato a ‘Le Pecore Nere’, quei detenuti del carcere di Livorno, che, dopo i gravi errori da loro commessi nei primi due tempi della loro vita, hanno l’opportunità, grazie al progetto di un ovale portato proprio dai Lions all’interno dell’istituto penitenziario, di praticare sport e togliersi soddisfazioni in un campionato federale. Per la riuscita dell’opera, è stata preziosissima la collaborazione del dirigente dei Lions Enio Tedeschi”.
Un libro particolarmente apprezzato lontano da Livorno…
“Tante società rugbistiche italiane ci hanno chiesto più copie, da condividere tra i propri tesserati. Evidentemente, Pacini ed io, sia pur con sfaccettature differenti e con modalità diverse, siamo riusciti nell’intento di descrivere tanti valori propri della palla ovale. Io stesso, nelle ricerche effettuate per la stesura dell’opera, ho scoperto tante sfaccettature del rugby e anche della ‘storia’ del ‘terzo tempo’ che non conoscevo. Sono - conclude il giornalista -, al pari di Pacini e di tutti coloro che hanno contribuito al successo del lavoro, estremamente soddisfatto”.