Ultras-Società, controreplica della Nord: "Siamo alle comiche finali"

Livorno - Prosegue senza soste la polemica fra la Curva Nord e il Livorno Calcio. Dopo il comunicato della società di via Indipendenza in risposta allo striscione esposto durante la partita contro il Genoa oggi è arrivata la controreplica degli ultras amaranto. Un comunicato duro in cui lo zoccolo duro del tifo ribadisce le sue critiche alla gestione societaria sui temi dei calciatori in prestito, dell'attaccamento alla maglia e dei rapporti con città e tifoseria.
Questo il testo del comunicato:
"Siamo alle comiche finali. Spinelli e la società che rispondono addirittura in maniera stizzita ad uno striscione esposto dalla Nord non si era ancora visto. Ormai questi personaggi si ricoprono di ridicolo da soli! Come già detto non vogliamo entrare in questioni tecniche, ce le risparmiamo, ma avere 29 giocatori di proprietà, magari tutti in categorie inferiori, non significa nulla a livello sportivo ( magari significa molto per i GIOCHETTI CONTABILI della società). Si risponde con un comunicato farneticante sul futuro del Livorno Calcio (quale futuro?) e sulla sua storia dalla C1 alla Uefa.
Ricordiamo a lor signori che NOI c’eravamo, sempre e in ogni situazione, anche quando il Sig. Spinelli fece di tutto per abbandonare la Coppa Uefa, quando ha minacciato di chiudere la Nord o quando ci invitava ad andare al cinema se lo “spettacolo” non ci piaceva, Noi abbiamo sempre onorato la maglia. La società, così ben inserita nel calcio moderno, considera solo i risultati economici e persegue solo un vuoto pareggio di bilancio.
Come detto più volte il Livorno è un BENE COLLETTIVO, diverso da ogni altro ambiente. Iniziate ad imparare questo e a rispettarlo e se proprio non ci riuscite andatevene perché non ne siete degni".
Lunedì manifestazione per i 99 anni. La protesta, in ogni caso, non sembra chiudersi qui. Lunedì 17 febbraio, per celebrare i 99 anni del Livorno, i ragazzi della Nord hanno infatti convocato un corteo (ritrovo ore 17.30 in piazza Attias) con uno slogan che non lascia spazio a equivoci: "Il futuro lo decidiamo noi".