Livorno - Dire che abbiamo assistito alla tragedia sportiva di una squadra che non riesce a trovare un normale assetto tecnico tattico e che sembra costruita malamente e senza competenze tecniche, a questo punto del campionato non è lesa maestà. Anche oggi siamo stati attoniti a guardare una compagine di pseudo calciatori che sono entrati in campo dimenticandosi che stavano per giocare una gara che avrebbe significato molto per il prosieguo del nostro campionato che si annuncia, alla viglia della decima giornata, come una dolorosa via crucis verso la salvezza, se mai arriverà. Per favore, non tiriamo in ballo le assenze, ormai è da troppo tempo che, a parte qualche sporadico lampo di flebile luce, le prestazioni sono di un imbarazzo assoluto, da squadra amatoriale. Senza farci troppi giri intorno, questa squadra è composta in massima parte da brocchi inguardabili ed è arrivato il momento che chi di dovere prenda in pugno la situazione ed attui, con coraggio, una rivoluzione. Capire se è il caso di proseguire con un tecnico che pare avulso dalla gestione della squadra, purtroppo non più capace di dare giuste motivazioni; forse è il momento di affidarsi ad un direttore sportivo esperto, capace di gestire situazioni difficili, sapiente ed esperto, al momento opportuno di saper rinforzare la squadra con calciatori affidabili per traghettare il Livorno verso la salvezza. Purtroppo chi ha costruito la squadra ha commesso errori madornali ed è giusto che si prenda le proprie responsabilità, dimissionandosi.
Le pagelle: Ciobanu: 5,5. Non irreprensibile su tutti i tre goal del Pineto. Poi quasi mai impegnato nel prosieguo della gara. Anche chi ha preso un portiere, sapendo che avrebbe dovuto essere a mezzo servizio con la nazionale di categoria dovrà renderne conto.
Noce: 5. Il meno peggio della difesa. Almeno ha avuto anche una reazione nervosa.
Monaco: Imbarazzante, lento, pachidermico e fuori condizione. Due rilanci mandati a sbattere su due attaccanti avversari, un tunnel subito da un bimbetto. Vorrei sapere chi ha avuto la brillante idea di ingaggiare un calciatore di quella possanza fisica fermo da un anno.
Nwachukwu: 5. Voglia di tenerezza, lo vedi in campo e ti chiedi cosa ci faccia nel Livorno. I suoi interventi sono da accademia giovanile, la sua faccia, quando viene inquadrato sembra che parli e dica ”ma io cosa ci faccio qua?” Mistero resta aver preso un calciatore dalla Hellas Verona in prestito, creando una situazione di estremo imbarazzo per noi che lo abbiamo dovuto osservare e per lui, poveretto.
(25’ st). Panaioli: sv. Almeno è andato a cercare la rissa al termine della partita.
Mawete: 4. Un su e giù per il campo in totale indisciplina tattica, leggero come una piuma, spesso in terra. Messo a marcare Postiglione, l’autore del primo goal, uno che la inzuppa spesso, è saltato 20 centimetri più in basso. Non era certo l’uomo adatto per marcarlo e si è visto.
Hamilil: 5. Autore di un buon tiro che avrebbe meritato il goal, però troppo nervoso, autore di lanci troppo fuori misura. Si vede che soffre di frustrazione e vorrebbe stare da un’altra parte.
Odjer: 5. Poco incisivo, forse perché subito intimorito dall’arbitro con quel giallo gratuito e non meritato. Naufragato nel marasma generale.
(23’ st) Marinari: sv. Ma che senso ha avuto farlo esordire in campionato in questa partita? Si voleva renderlo partecipe dell’umiliazione?
Gentile: 4. Anche lui impalpabile, manco si è visto. Vien da chiedersi il senso, come per il suo compagno Monaco, che ha avito la brillante idea di ingaggiare un calciatore che ha giocato soltanto 10 partite, lo scorso campionato, nel disastroso cammino della Salernitana.
(1’st.) Antoni: 3. Tre appoggi sbagliati, due lanci troppo lunghi per il compagno. Questo il consuntivo di un secondo tempo nel quale è stato impiegato un calciatore con seri problemi nei fondamentali.
Biondi: 4. Si è visto trotterellare per il campo senza sapere dove andare, cosa fare e come farlo.
(34’ st) Calvosa sv.: ma perché farlo entrare?
Marchesi: 3. Lo avete visto in campo? Un ectoplasma. Succede quando si ingaggia un calciatore che non raggiunge le 15 presenze nei tornei precedentemente disputati.
(1’st.) Dionisi: 5. Chicco, potevi riaprire la partita, anche se hai subito un fallo da rigore. Messo dentro nella mossa della disperazione, per lo meno è stato l’unico che è andato ad ab5u baiare sulla faccia degli avversari indisponenti. Il rigore su di lui c’era, peccato.
Di Carmine: 1. Solo per il passaggio a Dionisi che poteva riaprire la partita. Sembra un ex calciatore, vorrei capire come sia stato possibile sacrificare Rossetti per lui. Nervoso, male impiegato, si è distinto solo per la prima inutile ammonizione che poi gli è costata l’espulsione per il secondo intervento a gamba tesa.
Formisano: 4. Anche oggi ennesima formazione rimaneggiata. Goal preso in apertura, segno che la squadra ha evidenti limiti difensivi e di concentrazione. Tutti segnali di confusione e mancanza di serenità che penalizzano il suo lavoro. Non me ne voglia, io lo stimo, ma è il momento di alzare bandiera bianca. Si è assunto un compito troppo grande per lui, avallando la costruzione di una squadra scarsa e senza la giusta cattiveria per affrontare un campionato di serie C. Il taglio di calciatori che avevano la giusta caratura per far posto ad altri che ci stanno facendo inorridire con prestazioni da museo degli orrori è un’altra aggravante. Per lui è meglio tornare a far la gavetta necessaria per guadagnarsi l’esperienza che ci vuole per arrivare ad allenare ad alti livelli. La maglia del Livorno pesa, la colpa è anche di chi gliela ha messa addosso, e che dovrebbe, anche lui, trarne le conseguenze.
Pineto Tonti 6; Baggi6 (39' st Gagliardi sv), Postiglione 6,5, Frare 6 (39' st Capomaggio sv ), Borsoi 6; Germinario 6, Amadio sv (20' pt Nebuloso6 ; 29' st Marrancone sv), Lombardi 6,5; Bruzzaniti 6,5, Schirone 6; D'Andrea 6 (39' st Tupone sv)
Arbitro: Filippo Colaninno della sezione di Nola: 4. Non ha fatto mistero della sua antipatia nei nostri confronti. Ha usato due pesi e due misure, innervosendoci, inoltre ci ha negato due rigori e ha salvato un giocatore avversario dall’espulsione per un fallo da rosso su Odjer, nel primo tempo. Speriamo di non rivederlo mai più.
Autore: Paolo Verner / Twitter: @amarantanews
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