Livorno – Siamo appena alla quarta giornata ma, classifica alla mano, si può già parlare di scontro al vertice. Il Livorno dopo aver superato con grande sofferenza l'Armando Picchi nella prima, storica, stracittadina di campionato ospita il Cenaia per quello che si annuncia come il primo vero scontro diretto della stagione. All'Ardenza si sfidano infatti gli amaranto, primi a punteggio a pieno, e la seconda in classifica che di punti ne ha 7. Ovvero le due squadre che - se si escludono Ponsacco e Perignano che hanno già osservato il turno di riposo – ancora imbattute del girone B del campionato di Eccellenza. Un'ulteriore banco di prova per gli amaranto ma anche un bel test per gli arancioverdi che possono provare a capire se possono affrontare una stagione di vertice. Comunque vada la partita di domenica sarà una sorta di prequel, visto che le due squadre si affronteranno nuovamente mercoledì 3 novembre per gli ottavi di finale del tabellone regionale della Coppa Italia di categoria.
Per quanto riguarda la formazione Buglio dovrebbe confermare l'undici che ha ribaltato il Picchi anche se, verosimilmente, dovrebbero trovare più minutaggio Bellazzini, sulla via del recupero dopo l'infortunio, e Apolloni, in grande spolvero nel finale del match di sabato contro i “cugini”. Quel che è certo è il totem là davanti, formato dalla coppia di "extraterrestri" Vantaggiato-Torromino.
Per quanto riguarda le altre livornesi al Magona va in scena l'altro derby labronico, quello tra Piombino e Armando Picchi. Per i bianco-amaranto, reduci dall'amarissima sconfitta contro il Livorno domenica è il secondo consecutivo. I postumi di quella partita sono però pesantissimi per i ragazzi di mister Sena che dovranno fare a meno di Quilici e Borboryo che dopo il rosso rimediato sono squalificati e di Bellandi la cui stagione (crociato rotto) è già finita. Proveranno ad approfittarne i nerazzurri che domenica scorsa sono stati capaci di vincere al'ultimo respiro a Fucecchio e vogliono porre le basi per un buon filotto di risultati utili per dimostrare che il ko all'esordio con il Tuttocuoio è stato solo un incidente di percorso, la più classica delle false partenze.
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