Livorno - Il match winner Michele Bruzzo è ovviamente molto soddisfatto al termine della gara vinta con il Ghiviborgo grazie al suo gol, nato da un calcio d'angolo sui cui il centrocampista amaranto è stato il più lesto di tutti a sfruttare il pregevole colpo di tacco di Frati: "In settimana abbiamo lavorato molto sulle palle inattive perché il mister ci ha ricordato quanto poco siamo pericolosi su questo tipo di azione. Un richiamo che è servito, per quello sono andato più convinto e determinato nell'inserimento e mi sono fatto trovare pronto. Una grande gioia che ci consente di portare a casa questi tre punti".
Un successo di misura con il Livorno che, anche stavolta, non è riuscito a sfruttare al meglio la superiorità numerica: "Probabilmente è una questione psicologica - spiega Bruzzo - è un salto di qualità che dobbiamo fare e la partita di oggi lo dimostra. Dopo che loro sono rimasti in dieci, non possiamo non chiuderla perché eravamo superiori in tutto. Magari, inconsciamente, abbiamo ragionato come se l'avessimo già portata a casa, tenendo il vantaggio cercando di rischiare poco. Però il fatto di aver tenuto il risultato dimostra che siamo uniti e 'cattivi' ma resta il fatto che andava chiusa".
La partita di oggi ha visto il numero 68 amaranto schierato un po' a sorpresa nel tridente alle spalle di Lucatti: "Sì, anche a Seravezza ero entrato dietro le punte, il fatto di essere tre centrocampisti dietro l'attaccante centrale magari dà più equilibrio, oggi c'ero io ma è una posizione in cui ha giocato anche Greselin, io lì comunque mi trovo bene e spero di continuare così".
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