Livorno – Missione compiuta per mister Niccolò Pascali che, al ritorno in panchina alla guida della formazione juniores amaranto in conseguenza della squalifica di mister Matteo Brisciani, centra il successo contro il Treviso (2 a 1 il risultato finale), conquista il primato nell’ambito del triangolare “2” con Ravenna e Treviso e traghetta la squadra, che aveva guidato con profitto fino allo scorso 6 aprile, agli ottavi della fase finale del Campionato Nazionale Juniores Under 19.
“Abbiamo avuto un approccio alla partita un po’ confusionario – ha esordito il trentaseienne tecnico nativo di Pistoia – e la prima mezz’ora di partita ci è servita per ritrovare le distanze e le scalate; una volta fatto questo, abbiamo sistemato la situazione con un uno-due abbastanza potente nel giro di sei minuti e, a dire il vero, avremmo anche provato ad allungare, però siamo stati frenati dalla stanchezza, dal caldo e dalle dimensioni del campo: questa squadra è al lavoro dal 7 agosto e, giunti a questo momento della stagione, la stanchezza è un fattore da non sottovalutare”.
“Come mi fate giustamente notare – ha proseguito Pascali – non ho operato cambi conservativi: attraverso le sostituzioni, ho provato a lanciare alla squadra il messaggio di continuare ad attaccare: questa è una squadra che è stata allenata e costruita con l’idea di non avere paura e, anche oggi, abbiamo avuto ragione a non aver paura. Tutti i ragazzi che sono subentrati oggi – da Giorgio Arigoni a Filippo Angelotti, passando per Tommaso Mazzantini che, non appena entrato, ha avuto la palla buona per chiudere la partita – hanno fatto quello che dovevano fare”.
Venendo alle posizioni dei singoli, assume un certo risalto il fatto che Jacopo Marinari, per la seconda volta nell’arco di tre giorni, non abbia giocato al fianco di una prima punta e, di fatto, abbia agito lui stesso da prima punta come appoggio per Jihed Jendoubi: “Jacopo ha fatto una grande partita e ha dato una grande mano in fase di non possesso che, in certe partite, è una cosa che può rivelarsi perfino più importante: dal canto suo, Jendoubi si è adattato benissimo a fare la seconda punta, pur essendo un giocatore a cui piace giocare tra le linee, però è innegabile che Marinari sia abituato a giocare al fianco di un compagno a cui appoggiarsi, mentre oggi è stato lui a fare da riferimento per Jendoubi".
“Non ho durato fatica – ha spiegato Pascali – a calarmi nuovamente nel ruolo di tecnico di questa formazione: ho lasciato che Matteo Brisciani allenasse la squadra fino alla giornata di ieri e, una volta in partita, ho saputo benissimo come intervenire; ho un legame importante con tutti i ragazzi che compongono questa squadra, essendo loro i miei “bimbi” (ride, ndr), per cui non ho trovato difficoltà a sedere in panchina. Nel calcio come nella vita, ci vuole umiltà e non bisogna assolutamente pensare ai ruoli: bisogna pensare al bene della società”.
Superato lo scoglio dell’accesso agli ottavi di finale, è lecito ragionare sugli obiettivi dei ragazzi a disposizione di Matteo Brisciani: “I ragazzi si pongano l’obiettivo di stare insieme il più possibile, anche fino al 23 giugno: sono indiscutibilmente un grande gruppo e, in una fase delicata come è quella della fase nazionale di un playoff, i valori umani possono contare anche più delle qualità tecniche e delle individualità di cui un allenatore può disporre” ha concluso Pascali.
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