Livorno - Lituano d'origine, livornese d'adozione. Tomas Danilevicius, 42 anni, è il presidente della federazione lituana dal 2017. E' arrivato in Italia nel 2002, a 24 anni, e a Livorno grazie a una intuizione di Roberto Tancredi, che lo tesseró subito dopo il fallimento della Fiorentina; dopodiché nel nostro paese è rimasto praticamente fino alla fine della sua carriera da calciatore. Poi, appesi gli scarpini al chiodo, è tornato nel suo paese e adesso da tre anni ricoprire il ruolo di presidente della Federazione.
Parla da dirigente "Danilovic", come lo chiamava il presidente Spinelli e ci dice anzitutto come sta andando la sua nuova esperienza nella Federcalcio lituana:
"Quest'anno, nella massima divisione lituana ci sono solo sei squadre,abbiamo avuto un problema di calcioscommesse e per questo motivo due club, Atlantas e Palanga, sono stati penalizzati di due categorie. Poi un fallimento, una squadra promossa ma che non ha ottenuto la licenza, e ci siamo ritrovati con sole sei squadre.
Ma il nostro obiettivo è quello di creare già dalla prossima stagione una massima divisione con dieci squadre: ci saranno quattro promozioni. Sempre se si giocherà...".
Sulla situazione dell'epidemia di Coronavuris nel suo paese:"Abbiamo poco più di 100 contagiati, siamo riusciti in tempo a controllare il virus. Ma le regole sono simili a quelle italiane, anche se è concesso uscire per qualche passeggiata. Ma al massimo in due persone".
E' presidente di Federazione e in settimana parteciperà alla riunione UEFA con le altre Federazioni: "Mi ha sorpreso l'unità del calcio in questo periodo. Tutti capiscono la gravità del problema e il passo fatto dall'UEFA non era scontato.Mi piace tanto il modo di lavorare dell'UEFA e mi aspetto la stessa risolutezza. Proporranno idee e soluzioni e, partendo da quelle alternative, ci confronteremo. Prima i campionati e poi le coppe: mi sembra comunque abbiamo già fatto il primo importante passo".
Dopodiché qualche battuta su Livorno:"Ho ancora casa in città, e trascorro almeno un paio di settimane l'anno,ho tenuto rapporti con tutti,specie con alcuni ex miei compagni di squadra come igor e Cristiano. Mi sento un po' livornese anch'io".
E alla fine anche qualche battuta sul presidente Spinelli:
"Lui è stato il più grande presidente mai avuto dal Livorno, ha regalato a questo club Serie A e la Coppa UEFA. E poi i bilanci del Livorno sono stato sempre chiari. C'è stata qualche retrocessione, ma Spinelli ha regalato soprattutto tante gioie ai tifosi ed è una persona che merita grandi applausi. Con lui una stretta di mano equivale ad un accordo,come è sempre stato preciso e puntuale nel pagamento degli stipendi. Non penso esista un giocatore in grado di parlare male di lui sotto questo punto di vista,presidenti del genere sono merce rara in questo ambiente.Io posso soltanto ringraziarlo per avermi dato l'opportunità di giocare in Italia e di crescere come giocatore e uomo."
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