Livorno - Dal campo del Livorno Nove, passando per Scudetti, finali di Champions League e Coppe Italia, fino ai giardini di Wembley, dove lo scorso 11 luglio si è laureato campione d’Europa indossando la fascia della Nazionale e facendo riscoprire la gioia di esultare ad una nazione che aveva riposto questa sensazione nel cassetto da un po’ di tempo.
Nonostante tutto, nel ricevere la pergamena e l’omaggio da parte del Sindaco Luca Salvetti e gran parte delle personalità labroniche (da Igor Protti, ex compagno di squadra nel Livorno, fino a Lamberto Giannini, fondatore della compagnia Mayor Von Frinzius e amico di Chiellini), negli occhi di Giorgio Chiellini questa mattina brillava un’emozione nella quale si riflettevano tutti i suoi ricordi, quelli di un’infanzia passata in cortile con il timore di tornare a casa in tempo per l’ora di cena, i primi allenamenti con la maglia amaranto con la responsabilità di marcare un’icona della città come Igor Protti, fino alla vittoria dell’Europeo con l’Italia.
“Ho avuto la fortuna di vivere a Livorno con la mia famiglia fino a vent’anni. Questo mi ha dato la possibilità di crescere circondato da giusti valori che mi hanno permesso di vivere una vita normale, a differenza di molti altri miei colleghi, costretti a lasciare la casa in età adolescente - sostiene Chiellini - da bambino mi sarei accontentato di giocare a calcio per la mia città, ma direi che siamo andati oltre ogni sogno più bello, perchè mai avrei pensato di sollevare un trofeo da capitano con la maglia azzurra.” Una carriera ricca di trionfi quella di Chiellini, ma con una base forte che, anche sul più alto tetto d’Europa, gli permette di voltarsi per ricordare da dove è partito, omaggiando le persone che lo hanno levigato con i giusti valori, rendendolo ciò che è oggi. Dopo la premiazione nella sala comunale, il Sindaco ha guidato il gruppo insieme al capitano della Juventus in Piazza del Luogo Pio, che dopo una sessione di foto ed autografi, ha fatto visita al museo della città, dove è aperta la mostra in onore dell’artista Mario Puccini.
Chiellini adesso potrà godersi questo fino settimana cullato dalla brezza marina labronica, per poi fare ritorno a Torino lunedì, dove un altro “ragazzo” amaranto, Massimiliano Allegri, lo sta aspettando, per provare a tingere nuovamente lo scudetto di bianco e nero. In un’epoca dove tutto corre velocemente e l’apparenza fa da padrona con i social network, è incoraggiante sentire certe parole da parte di una personalità conosciuta come Chiellini, che nonostante ormeggi da tempo in un ambiente con cifre da capogiro e avvolto dalla fama, ricorda ai giovani quanto sia importante non dimenticare la provenienza e gli sforzi fatti per raggiungere un determinato obiettivo, mantenendo sempre una personalità forte ma umile. Solo restando così semplici è possibile evitare di cadere in un mondo complicato, dove le parole come “valori” o “ideali” restano solamente un ricordo lontano.
Autore: Jacopo Morelli / Twitter: @amarantanews
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