Serie D. Pro Livorno, Ceccarini: "Serve un altro atteggiamento"

23.12.2021 14:11 di  Jacopo Morelli  Twitter:    vedi letture
Piero Ceccarini, ex arbitro
Piero Ceccarini, ex arbitro

Livorno - Dopo la nona sconfitta in dieci partite da parte di una Pro Livorno in grande difficoltà, abbiamo fatto qualche domanda all’addetto stampa bianco verde Piero Ceccarini per capire le sensazioni all’interno dell’ambiente. Ovvio, non sarà un Natale come tutti gli altri al campo, ma adesso è il momento di ricaricare le batterie, stare vicino a persone care e riflettere su quello che c’è ancora da costruire. I punti dalla zona playout non sono ancora tanti da sembrare una montagna e la squadra bianco verde ha tutte le qualità per avvicinarsi alle altre carrozze. Da gennaio la Pro Livorno dovrà portare a casa punti e prestazioni d’orgoglio, ogni errore presenterà un conto molto salato.

Salve Piero. Ennesima sconfitta pesante per la Pro Livorno, che chiude questa parte di anno negativa. Ancora una volta, come due settimane fa contro il Cascina, un gol subito nei primi minuti condiziona la prestazione.

“Sicuramente ha condizionato un tempo intero. Nel primo tempo è mancato il giusto atteggiamento, non possiamo regalare una frazione agli avversari, che alla fine non hanno mai imposto un totale dominio del gioco. Se non cambiano atteggiamento, sarà molto difficile uscire da questa situazione. Altrimenti è sicuro che non ce la faremo.”

Riprendo le sue parole, in quanto è vero che lo Scandicci dopo il primo gol non si è mai reso davvero pericoloso, manca un po’ di convinzione. Dove si può ritrovare adesso?

“La squadra deve sentirsi più sicura dei propri mezzi, poi è naturale, le partite si possono perdere. Nessuno ha mai fatto tragedie in caso di sconfitte, ma dobbiamo giocarcela. Non abbiamo approfittato delle piccole giornate storte di Arezzo e Poggibonsi, perché è mancata la mazzata finale. Il nostro reparto offensivo è stato richiesto da moltissime squadre, sono convinto che almeno dieci rose di questo campionato vorrebbero i nostri attaccanti. Ma serve atteggiamento e convinzione nei propri mezzi. Ora la questione è psicologica, dopo un gol subito dobbiamo capire che non finisce la partita. Anche contro il Tiferno, gol allo scadere. Ovvio, ci sono anche gli errori individuali, ma adesso contano meno rispetto al fattore psicologico.”

Nonostante tutto, una piccola luce in questo buio è possibile vederla. Perché la zona playout è lontana solamente quattro punti, per ora.

“Quello è vero, la stagione è ancora lunga. Ne siamo consapevoli, ma è altrettanto vero che dobbiamo fare i risultati. Abbiamo perso contro le rivali di bassa classifica e sprecato occasioni contro squadre di vertice. Possiamo recuperare, ma per farlo è necessario cambiare totalmente atteggiamento. Questo passo lento ci rende le cose difficili. Siamo stati sconfitti da squadre che avremmo potuto battere in altri momenti. In molte occasioni è mancata una reazione. Le possibilità ci sono, ma dobbiamo passare ai fatti. Il tempo scorre e le parole non servono.”

Piero, a proposito di atteggiamento, contro lo Scandicci soprattutto nei minuti finali abbiamo osservato in particolare due trascinatori, Camarlinghi e Rossi.

“Nel secondo tempo abbiamo visto un atteggiamento già diverso, consono a quella che era la situazione. L’ingresso di Rossi, che nonostante l'ingombrante fasciatura alla mano entra, lotta e ci prova in tutti i modi è emblematico. Lui è un esempio e questo i ragazzi lo sanno. Camarlinghi nella posizione di ieri, ovvero dietro le linee può essere un'arma importante, in quella zona ha la possibilità di far male e ieri lo abbiamo visto. Quello è l’atteggiamento giusto.”

Adesso le vacanze. Sarà un Natale diverso dal solito, è vero, ma quanto è utile staccare la spina in questo momento per ripartire al massimo a gennaio?

“Sicuramente sarà molto utile. E’ opportuno, dobbiamo riorganizzare le idee e partire verso un unico obiettivo, con l'atteggiamento di una squadra che nonostante la posizione lotta, ringhia in ogni contrasto e non lascia spazio agli avversari, indipendentemente dal risultato finale. Poi, se un avversario è superiore, tanto di cappello, ma per raggiungere qualsiasi risultato dovranno sudare contro di noi.”

Piero, io la ringrazio per il tempo concesso, è sempre un piacere averla qui. Buone feste, con l’augurio che la squadra possa splendere nuovamente da gennaio. Arrivederci!

“Grazie a voi, auguri a tutti! Noi siamo pronti a lottare fino alla fine.”