Quella volta che il Piombino annichilì la Roma e sognò la A

17.11.2021 20:05 di  Marco Ceccarini   vedi letture
Quella volta che il Piombino annichilì la Roma e sognò la A
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© foto di Stefano Di Bella

Piombino – Il 18 novembre ricorre un anniversario storico per il calcio piombinese. Come domani, giovedì 18 novembre, esattamente settant’anni fa, il Piombino raggiunse infatti quello che, a detta di storici del calcio e addetti ai lavori, può essere considerato l’apice della sua popolarità e del suo prestigio, almeno finora. Domenica 18 ottobre 1951, nella decima giornata del campionato di Serie B, il Piombino, alla sua prima esperienza in Cadetteria, superò difatti con un brillante 3 a 1 la blasonata Roma. La squadra capitolina, appena retrocessa dalla Serie A, aveva già nel suo palmares un titolo di campione d’Italia ed annoverava nelle sua fila giocatori importanti come lo svedese Nordhal ed i nazionali italiani Venturi e Galli. Il Piombino, che poteva contare su elementi bravi ma non certo da considerarsi dei campioni, gettò il cuore oltre l’ostacolo, come si dice, e in quel match, in uno stadio Magona pieno di tifosi ospiti, annichilì la squadra della capitale.

In quella domenica di novembre furono moltissimi i sostenitori della Roma che, fin dalle prime ore del mattino, invasero Piombino con bandiere e sciarpe giallorosse. Ma i nerazzurri, con una grande prova di carattere e di orgoglio, s’imposero con una doppietta di Biagioli e un gol di Montiani a cui l’undici ospite rispose, già sotto di due gol, con un rigore di Venturi. Eroe della giornata, quel 18 novembre, fu il portiere locale Carlotti.

Fu il trionfo del Piombino, dunque. E se la squadra neroazzurra, dopo quel match, toccò l’apice della popolarità, in quel campionato raggiunse il culmine dell’efficienza tecnica e della capacità di far risultato. Quella con la Roma, in particolare, è la gara che, a tutt’oggi, la Piombino sportiva ricorda con maggior soddisfazione. I tantissimi tifosi romanisti, nonostante la cocente delusione, riconobbero il merito ai valorosi avversari. I quali al termine di quel torneo, poi vinto proprio da Nordhal e compagni, si piazzarono al sesto posto, centrando un piazzamento al di sopra delle aspettative.

La squadra neroazzurra, quell’anno, salì più di una volta alla ribalta delle cronache nazionali. Purtroppo due anni dopo, al termine della stagione 1952-53, dopo tre tornei di B, retrocesse in Serie C. Tra i Cadetti, la squadra di Piombino, non è più tornata.