Quarto tempo. Una manita per continuare a sognare

05.04.2021 09:18 di  Emilio Guardavilla  Twitter:    vedi letture
Quarto tempo. Una manita per continuare a sognare
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Livorno. Alla vigilia della Pasqua di Resurrezione, abbiamo assistito a un miracolo sportivo che non cambia di molto la situazione precaria del Livorno ma che comunque infonde, se non fiducia nell’ambiente amaranto, ulteriore speranza per evitare il naufragio a cui tutti ci vedono destinati. Il 5 a 0, tanto netto quanto meritato, pur non avendo risolto niente all’atto pratico, ci ha fatto spegnere la tv con uno spirito diverso, ci ha fatto rivivere tempi ormai troppo lontani e, se questo è poco, ci ha reso l’orgoglio dei nostri colori. Il biglietto per questa partita lo avremmo pagato più che volentieri.

Nel luminoso silenzio dell’Ardenza, il cielo si è colorato di amaranto dall’inizio alla fine, dal 6° del primo tempo con Mazzarani fino all’88° con Haoudi. Di color arancione non abbiamo visto niente, anche grazie a un paio di prodezze di Filippo Neri, un bimbo di 18 anni che fra i pali ci sa stare con più disinvoltura che a passeggio in Via Grande. A intervalli regolari di pochi minuti, ci siamo esaltati per quello che Amelia è riuscito a fare in così poco tempo e ci siamo rammaricati per quello che non abbiamo fatto fino a ora.

Mister Amelia, prima degli auguri di Buona Pasqua a tutti i tifosi, ha ribadito la sua profonda convinzione che l’impossibile può diventare possibile.

Una Pasqua così, non ce la ricordavamo da tanti anni. Grazie ragazzi. Siamo tutti con voi.

Livorno – Pistoiese 5 : 0