Indiani nel post Cecina: “Test utile ad aumentare il minutaggio di tanti giocatori”
Cecina – Un gol di Moussa Ndoye Seck, a cinque minuti dal fischio finale, consente al Livorno di completare la rimonta contro il Cecina e di aggiudicarsi la sfida del “Loris Rossetti” contro i rossoblù: “Il risultato di oggi non importava – ha esordito Paolo Indiani nel postpartita - l’unico scopo dell’amichevole era quello di consentire a chi aveva giocato meno di incamerare un’ulteriore ora di gioco e a chi aveva giocato di più di disputare trenta minuti di partita".
“Cosa mi è piaciuto di più e cosa mi è piaciuto di meno? Mi è piaciuta l’applicazione di tutti gli under che sono andati dentro e non mi è piaciuto che tutti i ragazzi, a causa della durezza del campo, abbiano avuto problemi ai tendini: il terreno di gioco era talmente duro che i miei giocatori non riuscivano a frenare e spero che, a causa di questa cosa, non vi siano ripercussioni per ciò che concerne gli allenamenti dei prossimi giorni. Quanto alla difesa, il reparto del primo tempo era un reparto molto più che sperimentale e, seppur con tante tante tante attenuanti, il giudizio dopo un mese di lavoro non può essere positivo”.
Nel ruolo di prima punta, si sono alternati Edgars Pavlenko e Vieri Regoli, pur con caratteristiche diverse: “Sì, Pavlenko ha giocato 60 minuti e Regoli ne ha giocati 30, ma la partita interpretata da Pavlenko era molto più difficile di quella di Regoli, anche se va aggiunto che Pavlenko ha più le caratteristiche da prima punta: Simone Rossetti è rimasto a guardare perché, disponendo di tante alternative in uno stesso ruolo, non è mio costume far giocare quindici minuti a testa (sorride, ndr)”.
Anche oggi, nel corso del secondo tempo, hanno debuttato due esordienti assoluti, il portiere Mario Vona (classe 2006) e il terzino sinistro Riccardo Galiotto (classe 2007): “Il portiere ha sicuramente delle buone caratteristiche e lo stesso terzino sinistro può farsi valere” ha glissato il tecnico nativo di Certaldo, senza aggiungere altro.