Esclusiva. Garzelli, collezione Cuore Amaranto: "Custodisco la vera storia"

02.01.2022 16:04 di Marco Frosini Twitter:    vedi letture
Collezione Cuore Amaranto
Collezione Cuore Amaranto
© foto di Collezione Cuore Amaranto

Livorno - Nel tribolato 2021 appena finito, l’amaranto ne ha passate di tutti i colori: dal disastroso campionato di Serie C dove gli amaranto hanno collezionato sconfitte e umiliazioni come poche volte nella propria storia, fino alla sentenza del Consiglio di Lega che escludeva il Livorno dal quarto livello del calcio italiano, di fatto cancellando centosei anni di gloriosa e tormentata storia amaranto. Il 5 Agosto scorso moriva una società che aveva regalato alla Livorno sportiva diciassette campionati di Serie A, due titoli di vicecampione d’Italia, due campionati di Serie B, due di Serie C ed una Coppa Italia di Serie C, oltre ad un campione del Mondo ed una serie infinita di calciatori che avrebbero indossato con successo le maglie della nazionale e dei club più prestigiosi dello stivale.

Ma quanto vale la maglia del Livorno per un livornese? Lo abbiamo chiesto a Miki Garzelli, un ragazzo di appena trent’anni che dal 2014 ad oggi ha collezionato una impressionante quantità di maglie, divise, cimeli e feticci di ogni tipo legati a doppio filo alla storia del club di Piazzale Montello. Gli abbiamo chiesto com'è nata questa passione, e soprattutto quanto sia profondo il sentimento di un giovane livornese nei confronti della storia della squadra che rappresenta una città intera. Per chi volesse approfondire il tema, è possibile seguire Collezione Cuore Amaranto sul proprio sito ufficiale Collezionecuoreamaranto.com, su Facebook e su Instagram, dove è presente una pagina che periodicamente pubblica contenuti relativi alla collezione.

Questa una breve intervista all’autore di Collezione Cuore Amaranto, ideata e create per “Custodire e tramandare alle nuove generazioni la vera storia amaranto”.

Ciao Miki, grazie per accettato l’invito. Raccontaci qualcosa di te.

“Ciao Marco, grazie di cuore a te. Che dire, nelle mie vene scorre il sangue amaranto, e più che una semplice passione è diventata una malattia che ormai mi porto dentro con orgoglio. Lavoro in ambito commerciale, ma nel tempo libero mi diverto a cercare nuove maglie o cimeli amaranto per ampliare la mia collezione. Non smetto mai di cercare, e soprattutto non mi accontento mai di ciò che è in mio possesso.”

Quando e come nasce il progetto Collezione Cuore Amaranto?

“Il progetto di Collezione Cuore Amaranto nasce nel lontano 2014: al tempo ero alla ricerca di una maglia di Lucarelli per giocare a calcetto, e dopo averla reperita si accese in me la voglia di cercare e collezionare maglie di miti amaranto come Protti, Amelia, Bonaldi, Ivan e tanti altri. Quella che dapprima poteva sembrare una mania passeggera si rivelò una vera e propria ricerca. Con il tempo ho imparato anche a distinguere maglie store da quelle indossate dai giocatori nelle partite ufficiali”.

Di quante maglie stiamo parlando?

“Ormai ho smesso di contarle, ma conosco a memoria ogni singola maglia che possiedo”.

Indubbiamente la collezione comprende una serie di cimeli di notevole valore storico. Ci racconti qualcosa sui pezzi più rari?

“La collezione comprende cimeli risalenti fino agli anni ‘80. Possiedo varie maglie di caratura storica, tra cui la storica maglia con lo sponsor Lodge e quella indossata il 26 Agosto 1987 in Coppa Italia contro il Napoli di Maradona, oltre che la casacca gialla della Pro Livorno (1988/’89, ndr) donata dal creatore e grande amico Ivano Falchini, mentore e primo sostenitore di questa mia avventura nel mondo del collezionismo. La raccolta comprende anche la maglia del primo campionato di Eccellenza della storia del Livorno (1991/’92, ndr) e le maglie di Enio Bonaldi e del povero Rosario Aquino, fino alla serie di maglie indossate da Igor Protti dal 1999 al 2005 e di Cristiano Lucarelli dalla serie B (2003/2004, ndr) fino alla Coppa UEFA (2006/2007, ndr). Sono invece più recenti la maglia di Piermario Morosini (2011/2012, ndr) oltre che le varie special edition con la patch a lui dedicata. In ultimo anche le maglie dell’ultima stagione della vecchia A.S. Livorno Calcio (2020/2021, ndr) e dell’attuale campionato, dove la nuova società ha ripreso la denominazione di Unione Sportiva. Per quanto possibile cerco di essere preciso e meticoloso nel raccogliere e conservare il materiale presente nella collezione, comprese le seconde e terze maglie oltre che quelle dei portieri.”

Qualche aneddoto particolare?

“Cerco e dedico ogni maglia di Igor a mio nonno che era un suo grande tifoso e che non si perdeva una partita, compresi alcuni incontri della Coppa UEFA 2006/2007. E’ lui che mi ha trasmesso la passione per il Livorno.”

Vai allo stadio? E se sì, fai parte di qualche gruppo di tifo organizzato?

“Non mi perdo una partita, sono sempre andato in curva ma da quest’anno sono abbonato in gradinata. Grazie alla mia grande amica Alessandra, con la quale ho condiviso anni di partite in curva, Domenica dopo Domenica mi assicuro il posto in prima fila per appendere la mia bandiera “Sempre presenti”.”

Parliamo di calcio. Come vedi la situazione del Livorno?

“Ho molta fiducia in questa nuova società, ma ho fiducia soprattutto in noi livornesi che stiamo ripartendo con il tifo mobile anche in trasferta. Non è da tutti avere un numero così elevato di abbonati in Eccellenza. Grazie a Dio siamo circondati da professionisti come Igor Protti, Luca Mazzoni, Daniele Vantaggiato, Giuseppe Torromino e adesso anche da Andrea Luci”.

Recentemente, hai avuto qualche tipo di contatto con la nuova società?

“Sì, ma per il momento non posso sbilanciarmi. Ho avuto contatti con la dirigenza per progetti futuri insieme allo stesso Falchini, ed è probabile che più avanti si possa lavorare su qualcosa di ancor più importante”.

Una maglia o un cimelio che vorresti avere nella tua collezione.

“Sono alla ricerca della famosa Lodge Amaranto, a mio avviso una delle maglie più belle di sempre nella storia del club. Se qualcuno potesse aiutarmi sarebbe molto bello”.