Esciua in conferenza con i dirigenti del Livorno: "Una minoranza pericolosa danneggia la tifoseria"

19.03.2024 23:36 di  Andrea Mercurio  Twitter:    vedi letture
Esciua con altri dirigenti
Esciua con altri dirigenti
© foto di Amaranta.it

Livorno - La decisione del Giudice sportivo di far disputare a porte chiuse le prossime due gare interne del Livorno è una notizia che non poteva lasciare indifferenti, soprattutto a questo punto del campionato, a sette gare dal termine. Poche ore dopo infatti il presidente Joel Esciua ha convocato una conferenza stampa dove ha commentato l'accaduto a partire dalla trasferta contro il Seravezza. Alla conferenza hanno partecipato anche il presidente onorario Enrico Fernandez Affricano, il direttore tecnico Alessandro Doga e l'allenatore dei portieri Luca Mazzoni.

“Nella partita col Seravezza siamo stati ingiustamente privati dei nostri tifosi e in quel momento la nostra gente ha avuto una reazione spettacolare. La mattina dei tifosi sono venuti a salutare i giocatori allo stadio poi, coincidenza no, siamo riusciti a vincere all'ultimo secondo in dieci contro undici, e tornati a Livorno i tifosi ci hanno accolto in maniera straordinaria. É una tifoseria eccezionale a cui dico grazie per quella giornata, sia prima che dopo la partita. Contro la Pianese non abbiamo vinto, ma la squadra ha reagito e ha giocato una grande partita. Il primo tempo, anche se eravamo sotto, penso sia stato uno dei migliori da quando sono qua”, ha esordito Esciua.

La partita contro il Follonica Gavorrano, persa 1 a 0, è stata invece analizzata dal presidente sotto due punti di vista: “Domenica abbiamo perso contro una squadra che è stata superiore a noi. Il gol lo abbiamo preso su un errore individuale del portiere che può capitare. Come squadra abbiamo sbagliato atteggiamento ed ognuno deve prendersi le proprie responsabilità da questo punto di vista. Ieri abbiamo avuto una lunga discussione con lo staff tecnico per capire i motivi di questa prestazione non all'altezza".

Sugli avvenimenti fuori dal prato verde il commento è però di tutt'altro tipo: “Io ho visto una straordinaria maggioranza di tifosi che hanno sostenuto la squadra credendo in quello che stavamo facendo e nell'epilogo positivo di questo campionato a cui ancora crediamo. Purtroppo a fianco di questa maggioranza di tifosi, che ringrazio, esiste però una minoranza pericolosa non solo a livello calcistico, ma anche civico e dei valori del 99 per cento dei cittadini di Livorno”.

“Purtroppo una piccola parte dei tifosi presenti a Gavorrano non ha avuto rispetto degli altri tifosi presenti, degli abbonati, della squadra e della terna arbitrale. Sono state tirate bottiglie di plastica, monete e bottiglie di vetro, e non posso accettare che ragazzi di 19 anni che magari giocano sulla fascia debbano affrontare un campo di guerra invece che i normali scontri di gioco. Sicuramente noi come società dovremo capire come difenderci, se ci sono dei pregiudizi verso la squadra o la società e soprattutto come queste bottiglie siano arrivate dentro lo stadio, però c'è di certo che questi oggetti sono stati tirati verso guardialinee e giocatori e se venti o cinquanta di queste persone fanno questo tipo di cose io penso sia giusto che la società e le autorità di tutela facciano le dovute indagini per capire chi sono queste persone. Non trovo giusto che la maggior parte dei nostri tifosi debbano rinunciare a vedere due partite allo stadio per le responsabilità di venti, trenta od ottanta persone", ha affermato.

Il presidente onorario Fernandez ha detto: "Sono dispiaciuto per quanto letto nel comunicato della Lega. La multa ci poteva stare, le porte chiuse le ritengo una esagerazione. Io ero a vedere la partita e ho visto gente comportarsi correttamente all'infuori di qualche scalmanato". Fernandez, dopo aver affermato che la grande maggioranza dei tifosi ha tenuto un comportamento esemplare, ha aggiunto che "quelli che hanno sbagliato hanno rovinato l'immagine della nostra città e della società" perché "i livornesi hanno sempre fatto trasferte con la massima serietà e siamo sempre stati corretti" chiedendo l'emarginazione di "quella minoranza che ha avuto questi comportamenti".

Mazzoni, da parte sua, ha aggiunto: "Domenica mi sono sentito di andare a parlare con qualche tifoso perché l'altalena tra la gloria dopo la vittoria con il Seravezza e la cenere di adesso è inammissibile. Devo capire il senso di un applauso dopo la prestazione contro la Pianese e il dire ora che i giocatori non sudano per la maglia. Dobbiamo capire che siamo in Serie D e che se vogliamo uscirne serve la compattezza di tutto l'ambiente. Ho sentito invece qualche coro contrario già al settantesimo quando c'erano ancora venti minuti e più da giocare. La nostra tifoseria è andata in giro per tutta la Toscana e non è mai successo niente quando invece altrove accade di tutto. Non è però scusabile il tirare bottiglie e monete in campo. È un comportamento sbagliato che inevitabilmente ci danneggia".

Doga, infine, ha spostato l'attenzione sul calcio giocato e sulla prossima gara interna contro il San Donato Tavarnelle: "Tutti conoscono l'importanza del nostro tifo, serve essere meno autolesionisti e più lucidi in queste situazioni. Come squadra, però, dobbiamo andare oltre e pensare a riscattarci. Come parte tecnica dobbiamo pensare al campo ed a far bene contro il San Donato".