Livorno - Vittoria doveva essere e vittoria è stata. Il Livorno batte l'Ostiamare, 3 a 1, e rilancia la propria classifica dopo due trasferte senza successi.
Collacchioni, che deve fare a meno degli infortunati Pecchia e Rodriguez, è costretto a rinunciare anche a Frati. Il mister amaranto dispone la squadra con un 3-4-2-1 che si trasforma in un 4-2-3-1 in fase di non possesso. Dietro si rivede dopo il lungo stop Giuliani, davanti Vantaggiato parte titolare. Luci comincia dalla panchina, gioca Bruzzo. Galluzzo, un po' a sorpresa, lascia fuori dall'undici iniziale il bomber Roberti.
I viola partono molto aggressivi ma a passare in vantaggio, in avvio, è il Livorno, proprio con Bruzzo, abile ad approfittare di una indecisione delle retroguardia ospite al termine di una bella ripartenza amaranto. Trovato subito il gol però la squadra di Collacchioni ripete il solito errore di lasciare completamente l'iniziativa agli avversari che infatti vanno vicino alla rete due volte con Milani e poi lo trovano con De Cenco al 20' che di testa insacca su un'uscita errata di Fogli ma Esposito ferma tutto per fuorigioco. Un segnale che il Livorno però non coglie perché proprio De Cenco, nell'unico minuto di recupero del primo tempo, è il più lesto di tutti a raccogliere in area e, sempre di testa, beffa Fogli per il gol del meritato pareggio lidense.
Nel secondo tempo, quello che torna in campo, è un Livorno trasformato. La squadra rinunciataria vista nelle ultime settimane e nei primi 45' lascia il posto a un undici volitivo e di grande personalità. La scossa la danno gli ingressi di Lo Faso, Torromino e Lucarelli in avvio di ripresa. Gli amaranto osano, giocano e le occasioni da gol arrivano a pioggia: un colpo di testa di Zanolla all'8', una sprecata da Lo Faso che cincischia troppo e poi una clamorosa traversa centrata dallo stesso Lo Faso con un missile dai 25 metri ma poi, finalmente, al 28' è Torromino a trovare lo strameritato vantaggio con una conclusione chirurgica dalla distanza che fa secco Borrelli. L'Ostia non sta a a guardare e si rende molto pericoloso con Roberti - subentrato nel frattempo - con un fendente che attraversa tutta l'area e con De Crescenzo che da due passi irrompe in spaccata ma manda alto. Passato lo spavento il Livorno continua a macinare, e sprecare, occasioni: clamorosa quella che non sfrutta Lo Faso, che con il gol ha un rapporto complicato, che fa tutto bene prima di scaraventare a lato a porta spalancata. Sembra una maledizione. Ma i fantasmi li spazza via tutti, a tre minuti dalla fine, Lucarelli in contropiede che con un diagonale potente e preciso chiude la partita. Il finale è una festa in cui c'è tempo per registrare un'altra traversa di Lo Faso (ma forse il pallone ricadendo era entrato) e il rosso per somma di ammonizioni a G. Neri. Il Livorno vince ma, quel che è più importante, forse ha ritrovato se stesso. E adesso sfida alla nuova capolista.
Livorno - Ostiamare 3 a 1 (1 a 1)
Livorno (3-4-3): Fogli; Fancelli, Russo, Giuliani; Zanolla (29' st Bruno), Cretella, G. Neri, Bruzzo (7' st Lucarelli); Rossi (37' st Luci), Vantaggiato (7' st Lo Faso), F. Neri (7' st Torromino). A disp. Bettarini, Giampà, Bontempi, Belli All. Collacchioni
Ostiamare (4-3-2-1): Borrelli; Amendola (25' st Lazzeri), Santovito, Mazzei, Talamonti (46' st Compagnone); De Crescenzo, Gelonese, Santarpia (31' st Matteoli); Succi, Milani; De Cenco (25' st Roberti). A disp. Zizzania, Pompei, Giusti, Sbardella, Potenziani. All. Galluzzo
Arbitro: Esposito di Napoli
Reti: 9' pt Bruzzo (L) 46' pt De Cenco (O) 28' st Torromino (L) 42' st Lucarelli (L)
Note: giornata grigia, campo in ottime condizioni. 3.063 spettatori (1.103 paganti, 1.960 abbonati); ammoniti Bruzzo (L) Torromino (L), espulso G. Neri (L) per somma di ammonizioni; angoli 2 a 3; recuperi 1' pt e 6' st.
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