Serie D. Livorno, Rossetti e un arrivederci che sa di futuro
Livorno - Attraverso un post sul proprio profilo Instagram, il centravanti del Livorno Simone Rossetti ha manifestato espressioni di rammarico per l’esito della stagione, ha ringraziato l’ambiente per il sostegno ricevuto a partire dal suo arrivo in amaranto lo scorso 1 febbraio, e, di fatto, ha dato appuntamento al prossimo campionato, chiudendo il messaggio con un emblematico “Forza Livorno!”:
“Un’altra stagione è finita. Con l’amaro in bocca per come sia andata, ma il fallimento fa parte del percorso. Ringrazio chi mi ha dato la possibilità di indossare una maglia prestigiosa come questa. Già non vedo l’ora di iniziare la nuova stagione, con la fame di sempre. Forza Livorno!”
Giunto a Livorno in occasione dell’ultimo giorno del calciomercato invernale, Simone Rossetti ha collezionato 8 presenze e 2 gol in maglia amaranto, contro Real Forte Querceta e Pianese, ponendosi all’attenzione della critica per il suo senso della posizione in area di rigore e per la sua capacità di farsi trovare al posto giusto e al momento giusto; a seguito di un infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi per quattro partite (contro Follonica Gavorrano, San Donato Tavarnelle, Cenaia e Aquila Montevarchi), è tornato a calcare il terreno di gioco con l’avvento della gestione di Niccolò Pascali, ma non ha più trovato la via del gol.
Nato a Castel San Pietro Terme il 9 giugno 1997 e cresciuto calcisticamente nel settore giovanile del Bologna, Simone Rossetti è una punta centrale di piede sinistro, dal fisico possente: in carriera, ha vestito le maglie di Castiadas, Mezzolara, Virtus Francavilla, Imolese, Modena, Matelica, Novara, Renate, Taranto e Livorno per un totale di 146 presenze e 23 gol in Serie C, a cui vanno ad aggiungersi 52 presenze e 15 gol in Serie D.
La sua stagione più prolifica risale al campionato 2016/2017 quando riuscì a realizzare 12 gol in 32 presenze con la maglia del Mezzolara, classificatosi al nono posto del Girone D di Serie D con 45 punti, sotto la guida di Rossano Alberti.