Livorno – Nella sala stampa dello stadio Armando Picchi, il neo tecnico del Livorno Fabio Fossati è stato presentato alle giornaliste e ai giornalisti accorsi in massa alle 18 di questo pomeriggio, nell’ambito di una conferenza stampa a cui hanno preso parte anche il presidente del Livorno Joel Esciua, il presidente onorario del Livorno Enrico Fernandez Affricano, il direttore dell’area tecnica Alessandro Doga e il “secondo” dello stesso mister Fabio Fossati, ossia Roberto Correale.
Queste le prime parole del nuovo allenatore amaranto: “Arrivo a Livorno con grande voglia e con grande entusiasmo, dopo aver risolto il contratto con l’Albenga lo scorso 20 dicembre: quella con i liguri è stata una bellissima storia, che si è troncata a metà per ragioni che non è il caso di stare ad approfondire qui; se sono a Livorno, probabilmente, è perché, per una volta, sono stato fortunato e perché il Presidente ha riconosciuto la bontà di un percorso, che è fondamentalmente basato sul lavoro. Sarei venuto a Livorno quand’anche fossi stato la trentacinquesima scelta del Presidente e della società per cui posso dire di essere felice di essere qui e dell’accoglienza che ho ricevuto già in queste prime ore di permanenza”.
“Nella giornata di oggi, ho conosciuto la squadra per la prima volta e devo dire che il primo impatto è stato davvero ottimo: ho trovato una rosa che ha dei valori e che mi ha dimostrato una grande voglia di lavorare; in questo primo giorno, ci siamo concentrati prevalentemente su noi stessi e abbiamo fatto la conta degli squalificati e degli infortunati, mentre domani penseremo un po’ più al Grosseto e a come opporci alle loro variazioni tattiche che, immagino, possano oscillare dal 3-4-1-2 al 3-5-2, passando per il 3-4-3. Quella di domenica contro il Grosseto sarà una partita importante, ma sarà pur sempre una e una sola partita, che dovremo essere bravi a interpretare con tanto coraggio e con tanto entusiasmo”.
Quanto ai giocatori che ha a disposizione, mister Fossati sembra avere le idee molto chiare: “Ho con me tre portieri di grande valore (Biagini, Albieri e Ciobanu, ndr) e di tre annate diverse: per quanto riguarda l’individuazione del titolare, credo che Biagini parta favorito sugli altri due e che, allo stesso tempo, si debba porre fine all’alternanza, che pure aveva una sua motivazione; Luci e Tanasa danno ampie garanzie per la copertura e per la definizione del ruolo di regista, mentre Sabattini è un centrocampista che ha grandi qualità e che, a sua volta, potrà essere impiegato con continuità e scendere in campo sia come regista sia come mezzala. Per quanto riguarda il resto della squadra, posso dire di essere soddisfatto del materiale che ho a disposizione e che, prima di formulare eventuali richieste di mercato, devo conoscere i giocatori che sono chiamato ad allenare: ma, prima di fare valutazioni di questo tipo, avrò bisogno di almeno un paio di settimane e, se è vero come è vero che il mercato dei professionisti terminerà il prossimo 1° febbraio, è vero anche che si potrà attingere a quello degli svincolati fino 30 marzo”.
“A chi mi parla di media punti, relativamente alle mie precedenti esperienze in panchina, o di numero minimo di punti da fare per vincere il campionato, dico che la valutazione della media punti di un allenatore deve essere proporzionata alle risorse messe a sua disposizione e rispondo che, se il Presidente mi ha chiamato, vuol dire che si aspetta il raggiungimento di un obiettivo importante attraverso la realizzazione di un percorso altrettanto importante: quanto al numero di punti da fare per vincere il campionato, dico che non faccio il meteorologo e che non sono qui per fare proclami o per fare sparate perché non è nel mio stile”.
Nella fase finale della conferenza stampa, ha preso la parola anche Alessandro Doga che, nelle ultime ore, ha visto il suo incarico nel Livorno trasformarsi da responsabile del settore giovanile a responsabile dell’area tecnica: “È innegabile – ha affermato l’ex laterale sinistro amaranto – che la necessità di contribuire alla scelta del nuovo allenatore del Livorno abbia imposto una mia presenza più assidua al campo di allenamento della prima squadra e che, in attesa che il mio nuovo ruolo sia compiutamente definito, rimane e rimarrà intatto il mio impegno per la formazione juniores”.
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