Prato – Reduce da una settimana di riposo che ha fatto seguito alla bella e importante vittoria ottenuta contro la Pistoiese il 9 novembre (1 a 0 il risultato finale), il Livorno di mister Stefano Pratesi torna ad assaporare il gusto amaro della sconfitta a distanza di 8 settimane dalla trasferta di La Spezia contro la Fezzanese (3 a 2 il risultato finale), incappa nella terza sconfitta esterna stagionale e manca la possibilità di scrollarsi di dosso la stessa Fezzanese che lo appaia al vertice della classifica, ma quel che più dispiace è che tutto questo sia avvenuto al termine di una prestazione scialba e incolore, condita da innumerevoli errori e al cospetto di un avversario di gran lunga inferiore agli amaranto sul piano tecnico.
Di fronte ad una compagine ancorata al decimo posto della graduatoria con 7 punti raccolti nel corso delle prime 9 partite di campionato, Pratesi propone un classico 4-3-1-2 che, al netto di infortuni, squalifiche e giocatori provenienti dalla prima squadra, prevede la presenza di Mario Vona tra i pali, di Federico Vallini nell’insolito ruolo di mezzala destra al fianco di Lorenzo Sommani e di Ēriks Boroduŝka alle spalle del tandem d’attacco formato da Edgars Pavlenko e da Tommaso Acquas; la risposta dello Zenith Prato di mister Francesco Masi è un solido 3-5-2, con Andrea Pretelli e Matteo D’amico, lì davanti ad impensierire la rabberciata retroguardia amaranto.
L’arbitro Lorenzo La Macchia della sezione di Pontedera fischia il calcio d’inizio e, a distanza di poco più di 60 secondi, il Livorno è già in vantaggio: Vallini sbroglia una delicata situazione difensiva e lancia il contropiede di Lorenzo Chicca, che percorre alcune decine di metri di campo e serve lo stesso Vallini che, avendo seguito l’azione e avendo individuato il corridoio giusto, scarica in porta alle spalle del malcapitato estremo difensore Riccardo Mura.
Di lì a pochi minuti, gli uomini di Pratesi hanno almeno altre due chiarissime occasioni da gol per portarsi sul doppio vantaggio, prima con Boroduŝka al 10’ che non riesce ad evitare l’intervento del portiere avversario, che gli alza il pallone sopra la traversa, e poi con Acquas al 14’, oggi molto al di sotto dei suoi standard abituali, che si fa ipnotizzare dal portiere dello Zenith, il quale devia in angolo la sua conclusione.
Lo Zenith Prato fa ben poco per riportare l’incontro sui binari dell’equilibrio, ma la difesa amaranto confeziona il primo regalo già al 21’, quando Pretelli si inserisce in uno scambio tra Francesco Bacci e il portiere Vona, depositando il pallone alle spalle di quest'ultimo.
Scosso dal primo pareggio dello Zenith, il Livorno prova a tornare prepotentemente in partita e lo fa nel migliore dei modi: al 32’ Pavlenko trasforma un rigore che si era procurato un minuto prima e al 36’ lo stesso centravanti lettone è bravo a servire un assist per Chicca che scarica in rete, dopo essersi fatto respingere la prima conclusione da parte del portiere Mura.
A un minuto dalla fine del primo tempo, la difesa amaranto confeziona il secondo regalo quando, su azione di calcio d’angolo, il portiere proveniente dal settore giovanile del Latina esce a vuoto e indirizza il pallone sulla testa di Riccardo Bertini, il quale non deve far altro che accompagnarlo in rete.
Trovando il gol del 2 a 3 a un minuto dalla fine del primo tempo, lo Zenith Prato riesce a invertire irrimediabilmente l’inerzia della partita e trova il terzo gol, già al 2’ st, grazie a un rigore trasformato da D’amico, mentre il gol del definitivo 4 a 3 arriva grazie a un retropassaggio di Vallini che, mettendo in difficoltà Bacci, pone le basi per l’azione solitaria di D'amico, che scappa via e va a depositare il pallone alle spalle del portiere Vona.
A quel punto lo Zenith Prato, trovandosi in vantaggio quasi per caso, moltiplica le energie, abbassa il baricentro della propria azione, chiude tutti i varchi e prova a sfruttare gli spazi che, inavvertitamente, il Livorno gli concede; gli amaranto, dal canto loro, riescono a rendersi pericolosi soltanto una volta, con una conclusione di Pavlenko al 39’, bravo a girarsi in area di rigore ma non altrettanto bravo a concludere nello specchio della porta.
Zenith Prato-Livorno 4 a 3 (2 a 3)
Zenith Prato (3-5-2): Mura R.; Bertini R., Lombardi F., Silveri F.; Danti D. (29’ st Franco L.), Giacomelli N., Di Vita L. (34’ pt Buscema T.), Fe V. (28’ st Biancalani C.), Avallone C.; Pretelli A. (21’ st Rischi R.), D’amico M. (44’ st Buica D.G.). A disp.: Lastrucci E.; De Simone F., Hasko A.. All.: F. Masi.
Livorno (4-3-1-2): Vona M.; Niccolai L., Bacci F. (27’ st El Ouardi O.), Biondi A., Romano A. (28’ st Cannarsa D.); Vallini F., Sommani L. (9’ st Di Lorenzo G.), Chicca L. (18’ st Palma B.); Boroduŝka Ē. (25’ st Sannino N.); Pavlenko E., Acquas T.. A disp.: Castaldi A.; Brisciani N., Arigoni G., Bottoni M.. All.: S. Pratesi.
Reti: 1’ pt Vallini F., 21’ pt Pretelli A., 32’ pt Pavlenko Ē. (rig.), 36’ pt Chicca L., 44’ pt Bertini R.; 2’ st D’amico M. (rig.), 6’ st D’amico M..
Arbitro: Lorenzo La Macchia della sezione di Pontedera, coadiuvato da Davide Rontani della sezione di Firenze (assistente n. 1) e da Riccardo Caponi della sezione di Empoli (assistente n. 2).
Note: ammoniti Sommani L., Vona M., Niccolai L. e Lombardi F.; angoli 4 a 8 (4 a 6); fuorigioco 0 a 3 (0 a 2); rec. 3’ pt; 5’ st.
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