Livorno - In questi giorni di sosta forzata dovuta all’emergenza Covid che ha pesantemente coinvolto il mondo del calcio, abbiamo avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Andrea Quaretta, team manager nonché addetto stampa per il Livorno 9.
Ciao Andrea, grazie per aver accettato l’invito. Che cosa ci racconti sul campionato pressoché perfetto del Livorno 9?
“Grazie a te Marco. Al momento vedo una corsa a tre tra noi, il Selvatelle ed il Capannoli San Bartolomeo, ma non sono da escludere sorprese di qui al termine della stagione. Purtroppo noi come le altre abbiamo sofferto la lunga sosta dovendo di fatto svolgere una nuova preparazione per affrontare la seconda parte del campionato con lo spirito giusto e con una condizione fisica ottimale.”
Nello scontro diretto del 21 Novembre scorso avete chiuso la sfida con il Selvatelle sullo 0 a 0. Impressioni?
“Come già detto, il Selvatelle è una delle squadre più organizzate del girone, ma lo stesso Livorno 9 può annoverare un organico di prim’ordine per la categoria. Lepri ed Allegri sono le punte di diamante di una squadra costruita per puntare in alto: il primo sta già dimostrando il proprio valore con le undici reti che gli valgono attualmente il titolo di capocannoniere, mentre il secondo deve ancora riprendersi da una condizione fisica precaria per tornare il bomber di razza che tanto bene ha fatto in passato."
Si torna a giocare Domenica 20 sul campo di un ostico Montenero. Che partita vi aspettate?
“Sarà interessante vedere come le due squadre si presenteranno sul terreno di gioco dopo un mese avaro di calcio. A mio avviso il Montenero rappresenta la prima delle outsider di questo girone. Ci sarà battaglia ma ci faremo trovare pronti.”
I rossoazzurri disputano regolarmente la Seconda Categoria dal 2016. E’ la volta buona?
“Si tratta di una società forte ed ambiziosa, non a caso l’obiettivo dichiarato della prima squadra è quello di raggiungere la promozione in tempi brevi e quest’anno potrebbe essere quello giusto. La squadra era già stata costruita lo scorso anno con basi solide ma l’emergenza ha reso vani gli sforzi della dirigenza. Sono stati riportati in squadra diversi giocatori importanti per la piazza e per la categoria, oltre alla nomina di Daniele Lorenzi come allenatore, ma il nostro lavoro va ben oltre la prima squadra: il settore giovanile e la scuola calcio élite rappresentano il fiore all’occhiello di una piccola realtà che sa farsi valere a Livorno e non solo.”
Che cosa rappresenta il Livorno 9 per i giovani calciatori livornesi?
“Stiamo parlando di una squadra nata nel 1983 con una dirigenza che non è mai cambiata in quasi quarant’anni di storia. Il Livorno 9 è come una seconda famiglia per i tanti ragazzi che iniziano a giocare con noi o che più semplicemente sposano il progetto già in tenera età. Abbiamo giocatori che sono arrivati da altre società e che hanno scelto di rimanere per lo spirito di aggregazione che il Livorno 9 offre e dimostra ai suoi tesserati. Siamo una delle poche società in categoria ad avere addetti che si occupano in toto delle divise da gioco e che lavorano con passione e dedizione per far crescere i ragazzi in un clima di condivisione. I risultati di tale politica sono sotto gli occhi di tutti, specie con diversi elementi che sono stati scelti per giocare in categorie superiori (Armando Picchi, Pro Livorno, ecc.).”
In chiusura, quali sono gli obiettivi a lungo termine per il Livorno 9?
“Ci sono tante cose in ballo, ma tanto dipenderà da quello che succederà di qui al termine del campionato. In primis la formazione degli Juniores Regionali, una categoria che potrebbe portare ulteriore prestigio alla nostra società e che potrebbe aiutare sensibilmente la crescita del settore giovanile e della prima squadra. Abbiamo anche in progetto la realizzazione di un nuovo impianto sportivo e di un campo di gioco di livello per questa e per categorie più importanti.”
Autore: Marco Frosini / Twitter: @amaranta.it
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