Livorno - Ci siamo, ancora poche ora e misureremo la forza della squadra amaranto che si accinge ad affrontare, da protagonista, un campionato quanto mai difficile, all’interno di un girone insidioso, pieno di sfide con le squadre della nostra Toscana, che non faranno certo i convenevoli, quando incontreranno i colori amaranto.
Il calcio infernale delle serie inferiori e della Serie D è questo, inutile strapparsi le vesti, considerando che l’esperienza maturata lo scorso anno dovrebbe esser servita.
Ai nastri di partenza il Livorno si presenta come una compagine rinnovata dalle fondamenta, il nuovo presidente Esciua ha rivoluzionato l’organico societario, congedando personaggi ai quali la piazza era affezionata, ma che in pratica avevano anche loro responsabilità sulle dinamiche disastrose dello scorso campionato, mai stato all’altezza del nostro antico blasone.
Il presidente ha formato una compagine societaria snella, con all’interno uomini che vantano esperienze professionali di non poco conto, tra mondo del calcio e manageriale, portando una mentalità nuova, sganciata da vecchie dinamiche che, senza offesa per nessuno, ricordavano più una fiera da strapaese che una squadra di calcio moderna, la quale, è bene ricordarlo, nel terzo millennio è principalmente un’azienda che deve produrre risultati importanti, anche dl punto di vista finanziario. Bene quindi i cambi, ottima la stretta sui biglietti e gli abbonamenti, che per troppe persone erano un gratuito viatico per assistere alle partite senza portare alcun contributo alla società. Serietà, questo è ciò che si vede in questi primi passi. Pensiamo però al campo; la formazione della rosa è stata lunga e laboriosa. Il direttore sportivo Pinzani, un ritorno che sa di usato sicuro, conosce la piazza e le sue dinamiche, assieme all’allenatore Favarin, ex amaranto e vecchia volpe di questa categoria, che ha vinto più volte alla testa di squadre importanti; tutti assieme hanno puntato su calciatori da Livorno, poco conosciuti ai più, ma di certa resa.
Analizzando reparto per reparto, per il portiere si è preferito insistere sulle quote, ma i tre giovanotti sembra sappiano il fatto loro, ottimo il reparto difensivo ben miscelato tra anziani e giovani; unico neo l’infortunio a Fissore, ottimo elemento, ma a proposito del quale, da Cava dei Tirreni erano in verità giunte voci che non fosse proprio integro. Non sappiamo quando potremo vederlo in campo, ma Bassini, prelevato dall’Orvietana, dà ampie garanzie.
Ottimo il centrocampo, composto da calciatori che sono il massimo per questa categoria e garantiscono qualità ed agonismo e cattiveria; poche squadre possono vantare centrocampisti del calibro di Giordani, Cesarini, Caponi, Bellini, Bartolini, Palma.
Passando al reparto avanzato, la costruzione del quale ha creato più apprensione tra i tifosi, per i profili che venivano accostati al Livorno, ma che svanivano come bolle di sapone, che è stato completato sul filo di lana, tutto sommato è un attacco di sostanza, col l’ariete Cori in mezzo ad aprire i varchi ed a fare a sportellate con i difensori avversari per mandare in rete i compagni di reparto ed i nostri due gioielli, Cesarini e Giordani.
Bando allo scetticismo che, non nascondiamocelo, pervade molta parte della nostra tifoseria, forse affettuosamente legata, ancora, a figure della passata società. Chi vi scrive, inizialmente non ha lesinato anch’egli critiche, ma adesso ritiene che la squadra amaranto possa vedersela alla pari con il Grosseto. I torelli maremmani non nascondono le loro ambizioni. Sono partiti con largo anticipo, ma personalmente ritengo che il Livorno attuale possa contendere fino all’ultima giornata la corsa promozione ai maremmani.
Quali saranno le principali avversarie di Grosseto e Livorno? Il Follonica Gavorrano, l’altro undici maremmano, che si è rinforzato molto in fase di mercato e che può realmente sedersi tra le favorite, ed Aquila Montevarchi, Pianese, Poggibonsi a ruota, ma non è da sottovalute l’Orvietana.
A seguire le solite possibili sorprese, ad esempio il Ghiviborgo, la Sangiovannese, le due versiliesi, Serravezza e Querceta, poi il San Donato Tavernelle. Ad ogni modo, tra poche ore cominceranno a svelarsi le forze, si misureranno gli atleti. Aspettiamo con fiducia, consci della forza dei nostri calciatori.
Apprestiamoci ad assistere alla prima partita contro un avversario forte a fronte di un calendario che parte in salita per noi. Il Poggibonsi si è rinnovato molto, ha ceduto gli uomini migliori, rispetto alla passata stagione. Contro di loro sarà però un incontro tutto da vivere e non mancherà il sostegno di numerosi tifosi amaranto.
In bocca al lupo, nuova Unione Sportiva Livorno. Lotta, vinci e risorgi per i tuoi meravigliosi tifosi.
Autore: Paolo Verner / Twitter: @amarantanews
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