Ufficialità. Il giovane Pacifico firma per il Mobilieri Ponsacco di Regoli e Borselli
Ponsacco – Jonathan Pacifico lascia il calcio giovanile e approda a quello dei grandi: il calciatore classe 2005, vera e propria colonna della formazione Juniores guidata da Niccolò Pascali e da Matteo Brisciani nel corso della stagione appena andata in archivio, vestirà la maglia del Mobilieri Ponsacco nel campionato che sta per iniziare e, in rossoblù, troverà vari giocatori che, in un passato più o meno recente, hanno vestito la maglia amaranto; solo per fare qualche nome, ricordiamo Paolo Regoli e Tommaso Borselli, che hanno deciso di rimanere a Ponsacco nonostante la retrocessione in Eccellenza, oltre a Francesco Morana che, sebbene provenga dal settore giovanile della Carrarese, ha debuttato in Serie D con la maglia del Livorno quando l’allenatore degli amaranto era Lorenzo Collacchioni (Ostia Mare-Livorno 1 a 1, 19 marzo 2023) e, successivamente, ha vestito la maglia del Real Forte Querceta.
Nato a Livorno il 10 gennaio 2005, Pacifico è un centrocampista di buon palleggio e di ottima prestanza fisica, capace di adattarsi anche nel ruolo di mediano centrale difensivo che, in prima squadra, fu interpretato con sucesso da parte di Andrei Tănasă durante la gestione di Fabio Fossati: ha compiuto la propria formazione a livello di calcio giovanile dividendosi tra il Livorno e il Pisa e, nell’arco della scorsa stagione, ha vestito la maglia del Livorno in 22 partite segnando il gol che sbloccò il match in occasione della trasferta di Pontedera del febbraio 2024 (Pontedera-Livorno 0 a 3, 10 febbraio 2024).
Il suo ingaggio da parte del Mobilieri Ponsacco e la sua messa a disposizione del neo tecnico Massimo Macelloni si inseriscono nell’ambito di una robusta campagna di rafforzamento, finalizzata a rinforzare la squadra e a riportare i rossoblù nella massima categoria dilettantistica dopo la prematura retrocessione dello scorso campionato: la squadra ponsacchina retrocedette con due giornate di anticipo sul termine del campionato senza, peraltro, maturare il diritto di disputare i playout.