Livorno - Quando nei prossimi giorni la delibera dell'assemblea dei soci di ieri, giovedì 22 luglio, sarà ratificata dal notaio Marco Valente di Torino, l'ex patron Aldo Spinelli, nell'ultimo anno proprietario del 9 cento, sarà formalmente fuori dall'As Livorno. Fino a ieri la proprietà del Livorno Calcio era così suddivisa: 34 per cento della società Sicrea di Angelo Cornaglia ed Umberto Casella, 21 per cento della Nh di Rosettano Navarra, 19 per cento della Tkt d Silvio Aimo, 9 per cento della Spininvest di Aldo Spinelli. La Lucentissima di Mauro Ferretti, nel frattempo fallita, era al 17 per cento.

Ieri la curatela fallimentare della Lucentissima, che aveva acconsentito a far svolgere l'assemblea per evitare che dallo stato di liquidazione si passasse alla procedura fallimentare anche per il Livorno Calcio, ha chiesto l'estromissione dalle quote della Lucentissima. Al tempo stesso, con il versamento di circa 250 mila euro effettuato dalla Sicrea e dalla Tkt, vista la non partecipazione all'aumento dei capitale da parte della Nh e della Spininvest, Angelo Cornaglia, Umberto Casella e Silvio Aimo sono diventati, di fatto, gli unici proprietari del Livorno.

Resta da vedere, alla luce degli ultimi movimenti, se Navarra continuerà a mantenere una quota ancor più minoritaria, chiaramente destinata ad assottigliarsi qualora vi fossero nuovi ed ulteriori aumenti di capitale, fino al naturale esaurimento. Spinelli, pur essendo intervenuto a sanare alcune esposizioni debitorie, non ha formalmente partecipato all'aumento del capitale sociale è stato di fatto estromesso dalla compagine societaria.

Quanto esposto, chiaramente, è subordinato al fatto che l'attività del Livorno calcio prosegua, anche in prospettiva della possibilità di disputare il campionato di Serie D.

Sezione: Calcio / Data: Ven 23 luglio 2021 alle 13:34
Autore: Marco Ceccarini
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