Milano – Rivoluzione doveva essere e rivoluzione è stata. Il Livorno baldo e giovane che chiedeva mister Panucci ora c’è. L’ultimo sprint del calciomercato, conclusosi ieri sera alle 23 ha vestito di amaranto Cazzola, Pasquato e il giovanissimo Bunino (già aggregato in prova alla squadra). E non è finita qui perché, essendo svincolato, c’è ancora tempo per piazzare il colpo Antonini, esterno di esperienza che in Serie B può fare la differenza.

Ci sbilanciamo: se l’ex giocatore di Milan e Genoa accetterà l’offerta labronica il mercato del Livorno è promosso a pieni voti. Panucci aveva chiesto giovani promettenti vogliosi di fare il definitivo salto di qualità e gli arrivi, giusto per fare qualche nome, di Aramu, Comi, Fedato, Schiavone oltre al già citato Pasquato corrispondono perfettamente all’identikit stilato dal tecnico.

Un solo piccolo grande neo: quasi tutti i nuovi acquisti sono arrivati in prestito. Ok la crisi, sacrosanto il bilancio, ma tra 12 mesi vada come vada, toccherà ricominciare tutto daccapo, fosse anche per confermare in blocco il gruppo appena costruito.

In ogni caso la rosa è equilibrata: il proverbiale cocktail formato da giovani di belle speranze e elementi esperti di categoria è servito. Gente come Biagianti, Lambrughi, Emerson, capitan Luci , bomber Vantaggiato e, se arriverà, Antonini garantiscono al gruppo la giusta maturità. Ora tocca al mister il non facile compito di far “girare” la squadra in campo.

Il precampionato, per quello che conta, ha lasciato sprazzi di ottimismo. Il picco massimo è stato toccato con la prestigiosa vittoria di Cannes contro l’Olympique Marsiglia mentre più di un interrogativo ha lasciato una certa supponenza nelle amichevoli contro avversari meno blasonati come accaduto nell’ultimo match contro la Carrarese che infatti è costato alla truppa un bel richiamo da parte di Panucci. L’eliminazione in Coppa Italia è comunque arrivata in modo onorevole (ai supplementari) contro una squadra di categoria superiore come il Carpi dopo aver superato il primo turno. Decisamente un passo avanti rispetto alla figuraccia contro il Bassano dell’anno scorso.

Dove può arrivare questo Livorno? Difficile dirlo. La concorrenza si è rinforzata spendendo tantissimo: il retrocesso e ambiziosissimo Cagliari, il Pescara che affronteremo all’esordio, il solito ricco Spezia, il Bari "americano" di mister Nicola e anche la Salernitana di Lotito, matricola di nome ma non di fatto. Tutte queste squadre hanno, a livello di organico, qualcosina in più rispetto al Livorno e stando alle analisi degli addetti ai lavori partono davanti agli amaranto.
Il che non è un male. Fari spenti, pochi proclami e tanta voglia di vincere. Questo Livorno può dire la sua. Crediamoci.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 01 settembre 2015 alle 18:24
Autore: Luca Aprea / Twitter: @Cafeponci
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