Ghivizzano – Quando mancano ancora sette partite al termine della stagione regolare, Tommaso Bellazzini e il suo Ghiviborgo possono dire di aver maturato un primato difficile da eguagliare: nelle due gare in cui il Ghiviborgo ha affrontato il Livorno, infatti, i biancorossi si sono aggiudicati entrambe le sfide disputate contro gli amaranto di mister Paolo Indiani e hanno rifilato ben 11 gol alla squadra del tecnico nativo di Certaldo (12 in tre partite, se ai gol subiti in campionato aggiungiamo anche la segnatura realizzata in Coppa Italia in occasione dei trentaduesimi di finale disputati lo scorso 6 novembre: quella gara, rimasta l’unica vittoria stagionale del Livorno sul Ghiviborgo, terminò sul risultato di 3 a 1 per il Livorno grazie al gol di Filippo Fischer, in gol anche oggi, alla doppietta di Federico Russo e al gol nei minuti di recupero di Alberto Arcuri).
Presentatosi in sala stampa, l’ex trequartista amaranto, con un passato in riva al Tirreno interamente consumatosi nel corso della stagione 2021/2022, ha commentato così l’odierna prestazione dei suoi ragazzi: “Non credo che sia il caso di individuare una linea di confine tra dove finiscono i meriti del Ghiviborgo e dove iniziano i demeriti del Livorno: è evidente che il Livorno, nella giornata di oggi, abbia avuto qualche problema ma rimane una corazzata, una squadra che non ha mai concesso niente a nessuno, che ha vinto nove delle ultime dieci partite e che non ha mai perso una gara, fatta eccezione per il match disputato contro di noi nel girone di andata; tuttavia, così come mi sono trovato molto spesso a riconoscere i meriti dei nostri avversari, credo che, in questa occasione, sia doveroso riconoscere i meriti del Ghiviborgo, nella misura in cui la prestazione odierna mi ha lasciato senza parole”.
“Credo che la vittoria rappresenti il giusto premio alla condotta dei miei ragazzi – ha proseguito Bellazzini – si è trattato di una prestazione in cui gli elementi caratterizzanti sono stati rappresentati dal coraggio di proporre il nostro gioco contro una squadra fuori categoria, dalle idee, dalle qualità (individuali e di gioco, ndr) e dall’organizzazione perché è sempre l’organizzazione, esaltando le qualità individuali, a consentire ai giocatori di perdere o vincere le partite”.
C’è da dire che le qualità dell’avversario in maglia amaranto, nel corso della settimana che ha preceduto la gara, non avevano impensierito più di tanto i biancorossi di mister Bellazzini, se è vero come è vero che il Ghiviborgo, nel disputare la partita contro il Livorno, non ha affatto snaturato le proprie caratteristiche originarie: “Noi prepariamo tutte le partite sempre alla stessa maniera, cercando di presentare e di proporre la nostra identità e le nostre idee di gioco contro tutti e su qualunque terreno di gioco: credo che quanto detto sia proprio ciò che, nella giornata di oggi, ci ha consentito di fare la differenza; non potremmo disputare questo tipo di partite se non avessimo un’identità forte”.
Prima della partita di oggi, il Livorno aveva la terza difesa del campionato avendo subito lo stesso numero di gol del Figline (24), quattro in meno del Siena e tre in meno del San Donato Tavarnelle che ne avevano subiti rispettivamente 20 e 21 ma, oggettivamente, non ha una grande fase difensiva: “Il Livorno ha una mentalità di gioco molto offensiva che, personalmente, apprezzo molto e un allenatore che, avendo un curriculum e un passato di alto livello, non ha chiaramente bisogno di presentazioni: la riprova di ciò è rinvenibile in un campionato, come quello attuale, in cui non c’è mai stata sostanzialmente partita tra il Livorno e le altre squadre. A questo punto, credo che ciò che vale per noi valga anche per il Livorno, ossia che si tratti di una squadra che, ogni tanto, può incappare in qualche passo falso, ma che abbia una mentalità che, a lungo andare, porti solo benefici”.
La vittoria sul Livorno e il contemporaneo pareggio casalingo del Grosseto contro il Follonica Gavorrano, in attesa che il Siena ospiti il Terranuova Traiana nella giornata di sabato 15 marzo, hanno consentito ai colchoneros della Valle di portarsi a due soli punti di distanza dall’ultimo gradino della zona playoff, attualmente occupato proprio dai biancorossi di mister Luigi Consonni e dai bianconeri di mister Lamberto Magrini, ma Bellazzini è categorico sul tema: “Pensiamo a centrare il nostro primo obiettivo che, al momento attuale, rimane la salvezza e non è ancora stato matematicamente centrato: soltanto in un secondo momento, potremo fare i conti e vedere di partita in partita dove potremo arrivare”.
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