Livorno – La Pro Livorno Sorgenti oggi pomeriggio ha presentato oggi, mercoledì 17 novembre, il nuovo allenatore Paolo Stringara e il nuovo staff al completo alla presenza di Piero Ceccarini che afferma inizialmente: “La società ha poco da dire, tutti quelli che abbiamo contattato si sono rivelati dei professionisti, poi la società ha scelto Paolo Stringara, niente da aggiungere al suo curriculum” e del direttore generale Marcello Puccini.

Le prime parole del nuovo mister sono state verso il gruppo e il precedente mister: “Prendere in mano una squadra da un mio amico e mio ex-calciatore, anche Braccini è mio amico, in questa società hanno fatto la storia, nella vita succedono anche questi momenti negativi in cui si deve cambiare, è una situazione non semplice, veniamo da uno 0-5 in casa contro una squadra che era sotto di noi, c’è da analizzare e ricostruire qualcosa che negli anni passati era stato qualcosa di eccezionale. Quando mi hanno chiamato il richiamo dell’erba, dello spogliatoio, è qualcosa che va aldilà di tutto, la passione e la voglia penso mi avrebbe spinto ad accettare anche i giovanissimi del Coteto, come ben sapete io ho anche un altro progetto di calcio nel carcere di Livorno. Adesso dobbiamo lavorare sulla testa dei giocatori, quando arrivi da un risultato del genere entrare a gamba tesa negli spogliatoi è come sparare sull’ambulanza, c’è da lavorare tanto ma questo non significa che quello fatto prima di me era sbagliato, io ho semplicemente un’altra veduta, cerco di portare le mie idee e di rimettere in sesto la baracca.”

Poi il mister prosegue ripartendo dai risultati degli anni passati della Pro Livorno, dei suoi obbiettivi e del pubblico allo stadio: “Due anni fa questa squadra ha vinto l’Eccellenza, poi lo scorso anno sulle ali dell’entusiasmo hanno lottato per le prime posizioni nel girone d’andata, nel girone di ritorno hanno mollato qualcosina a livello di classifica, quest’anno invece hanno resettato tutto, era finita la benzina ed era come un anno zero in quella che è una categoria importante come la Serie D. Le difficoltà ci sono ma ci sono anche per tutte le altre squadre come la nostra, voglio mettermi in gioco e insegnare qualcosa a questi ragazzi perché ho qualche anno in più di loro, soprattutto voglio insegnargli ad amare questo sport. Sono i risultati che parlano nel calcio, nel caso un po' più di gente verrà a vederci, la cosa importante e lavorare per far venire i risultati così siamo poi tutti più bravi, più belli, più intelligenti e più simpatici. Purtroppo la vita dell’allenatore è legata ai risultati, è un legame indissolubile, non ho mai visto un allenatore rimanere simpatico in una società perdendole tutte.”

Interpellato su eventuali esigenze di rosa afferma: “Sarebbe da presuntuosi affermare di aver già capito tutto e tutti, vediamo e andiamo avanti, ci sarà da valutare ma vedremo se ci sarà da cambiare, spesso col cambio di allenatore un po' tutti si rimettono in gioco perché viene resettata la situazione e anche chi è stato un po' in un angolino può di nuovo tornare utile. Ho fatto un allenamento, ho visto una partita, va da se che domenica dovrò fare delle scelte.”

Riepilogando sulla situazione attuale in chiusura il mister parla di una: “Situazione di una squadra che quando perdi 5 a 0 in casa da una squadra dietro di te non c’è una situazione entusiastica, c’è bisogno di reagire, alzare la testa, lavorare ma non è avendo paura e mettendo la coda tra le gambe che si viene fuori da questa situazione. Tutta la mia attenzione adesso è sulla partita di Foligno, abbiamo qualche problemino a livello fisico, certo è che solo vedendo la partita di domenica scorsa al Picchi ho avuto una emozione speciale ma adesso testa al Foligno.”

Sezione: Calcio / Data: Mer 17 novembre 2021 alle 18:33
Autore: Lorenzo Palma / Twitter: @Amarantanews
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