Adios Diego

25.11.2020 19:32 di  Giovanni Marino   vedi letture
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Livorno - E' notizia di oggi la scomparsa di Maradona, uno dei più grandi numeri 10 che abbiano mai calcato i campi di calcio. Innumerevoli sono i ricordi che nei vari siti e media internazionali stanno scorrendo in questo momento. Dalle sue giocate entusiasmanti con la maglia dell'Argentina ai mondiali, agli scudetti vinti con la maglia del Napoli.

Nel nostro piccolo possiamo contare di due piacevoli occasioni, il debutto in assoluto in Italia con la maglia del Napoli nell'agosto del 1984, e in occasione di una sfida di Coppa Italia, sempre in agosto ma nel 1987.

Maradona, la cui presentazione fu effettuata nei primi giorni di luglio, fece pertanto la sua prima apparizione italiana all'Armando Picchi, solo due giorni dopo poté giocare e vedere quello che sarebbe stato il suo stadio, il San Paolo. Il Napoli per la cronaca vinse quella partita per 0-3, ma Maradona non segnò.

La seconda, forse quella più entusiasmante, è quella in occasione della Coppa Italia. La partita stavolta non valeva per il solo prestigio ma per i tre punti in classifica. Era infatti uno dei primi esperimenti del nuovo punteggio che prevedeva l'assegnazione dei 3 punti per la vittoria, 2 per la vittoria ai rigori, 1 per la sconfitta, 0 per la sconfitta ai tempi regolamentari.

Quel giorno l'entusiasmo del popolo amaranto era alle stelle con lo stadio era pieno in ogni ordine di posto. Tutti i tifosi amaranto erano curiosi di vedere, la propria squadra reduce dalla vittoria della Coppa Italia di Serie C, al confronto di una corrazzata come il Napoli.

Era uso e costume, al quel tempo, per le squadre di rango, di non snobbare mai gli impegni anche con squadre di categoria inferiore, per cui il Napoli scese in campo con il trio d'attacco titolare composto Giordano, Careca e Maradona.

Gli spettatori potettero così godere, non tanto dello spettacolo della partita, ma quanto del riscaldamento, che faceva rigorosamente da solo con una serie interminabile di palleggi.

Per la cronaca nelle fila degli amaranto, alla direzione del compianto Rossano Giampaglia, militavano i giovani Igor Protti e Massimiliano Allegri.

Il Livorno di quell'epoca non sfigurò di fronte ad un avversario così forte e per noi, giovani dell'epoca, fu quasi un sogno vedere dal vivo dei campioni che potevamo ammirare da Paolo Valenti, in 90° minuto o con la trasmissione serale della domenica sportiva.

Con lui, pertanto se ne va anche un sogno di quell’epoca, che per un giorno ci aveva illuso di essere tornati nel calcio che contava.