Gubbio – Scontata la squalifica rimediata lo scorso 16 novembre in occasione della partita casalinga contro il Ravenna, Zaccaria Hamlili ha ripreso in mano le redini del centrocampo amaranto e lo ha fatto, da par suo, in occasione di una gara che lo vedeva tornare da ex in una delle tante piazze in cui ha giocato prima di vestire la maglia amaranto (Brescia, Virtus Entella, Cuneo, Forlì, Ancona, Pistoiese, Bari, Gubbio e Monopoli): correva il mese di gennaio 2021, infatti, quando l’allora allenatore del Gubbio Vincenzo Torrente chiamò l’attuale numero 28 del Livorno per farlo arrivare a Gubbio, peraltro, nel bel mezzo di una stagione funestata dalla pandemia di COVID-19.

“Affrontavamo un’ottima squadra, impreziosita dalla presenza di giocatori molto importanti – ha esordito il centrocampista italo-marocchino, alla sua quattordicesima partita in campionato – credo che sia giusto soffermarsi sui meriti del Livorno, invece che parlare di demeriti del Gubbio: abbiamo colto un punto meritato, figlio di un primo tempo in cui siamo stati più pericolosi e di una ripresa in cui abbiamo sofferto il giusto, non potendo noi occupare la metà campo avversaria per tutti i novanta minuti in cui si è articolata la gara”.  

Gli amaranto sono tornati a muovere la classifica in trasferta a distanza di sessantasette giorni da quel Bra-Livorno 0 a 1 (21’ pt Dionisi (rig.)) del 23 settembre e a tenere la porta inviolata da quel Livorno-Campobasso 0 a 0, disputato quattro giorni dopo: “Si tratta di un punto, importante e meritato, che ci dà fiducia per il prosieguo del nostro lavoro, ma tutto ciò che dobbiamo fare è pensare partita per partita, fare più punti possibili da qui alla fine del girone di andata e guardare a che punto saremo in classifica”.

Il ritorno in campo di Hamlili, assente per squalifica in occasione della partita casalinga contro la Torres, ha comportato il temporaneo accantonamento di Moses Odjer, che tanto bene aveva fatto proprio contro i sardi: “Dal mio punto di vista, penso che sia fuori discussione che siamo tutti giocatori forti, importanti e fondamentali e che il Mister (Roberto Venturato, ndr) compia le sue scelte in base a come ci vede in settimana e alla disposizione tattica che vuol mettere in campo: per quanto ci riguarda, noi dobbiamo pensare soltanto ad allenarci bene e a farci trovare pronti sotto ogni punto di vista”.

“Quanto alla mia esperienza a Gubbio, risalente ormai a più di quattro anni fa, non posso far altro che portarne con me un ricordo estremamente positivo: arrivai con la squadra rossoblù che era poco sopra la zona play-out (23 punti contro i 18 della Vis Pesaro, ndr) e terminammo la stagione a un solo punto dalla zona play-off (48 punti contro i 49 del Mantova e della Virtus Verona, ndr): ricordo benissimo sia il derby vinto contro il Perugia con il punteggio di 3 a 2, peraltro indossando una sgargiante maglia gialla, sia la chiamata di mister Torrente con la quale il tecnico eugubino mi invitava a raggiungerlo qui a Gubbio” ha concluso l’ex centrocampista del Bari.

Sezione: Calcio / Data: Sab 29 novembre 2025 alle 20:16
Autore: Gianluca Andreuccetti
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