Livorno – La conferenza che si è tenuta quest’oggi, mercoledì 12 novembre, nella pancia dello stadio Armando Picchi è stata l’occasione per presentare il nuovo tecnico del Livorno Roberto Venturato, ma è diventata anche un momento di confronto con il presidente Joel Esciua che ha toccato vari temi legati all'ambiente calcistico livornese.

L’iniziale intervento del presidente ripercorre le prime giornate di campionato soffermandosi sulla prima partita contro la Ternana e sui problemi che sono sorti con la Vis Pesaro e con l’Ascoli: “Siamo partiti ad agosto in una situazione che sembrava perfetta, la prima partita con la Ternana è stata emozionante e abbiamo avuto il piacere di avere Lucarelli e soprattutto Protti a cui mandiamo un saluto anche oggi. Ora invece ci troviamo in una situazione in cui vorremmo avere qualche punto in più. Dopo la quarta giornata sono iniziati i primi dubbi, ma il momento definitivo è stato nella partita con l’Ascoli quando abbiamo preso due gol nei primi minuti di gioco. Io però trovo sbagliato esonerare un tecnico dopo 4 giornate e credo sia necessario dare del tempo per lavorare. Forse dopo abbiamo fatto l’errore contrario e potevamo esonerarlo prima, ma è facile dirlo adesso.”

Secondo il presidente invece la dura contestazione della Curva Nord è espressione di “un odio un po’ preconcetto e che era rimasto nella naftalina durante la scorsa stagione” e aggiunge: “credo che un gruppo di tifosi non mi perdoni le mie origini. Viene fatta una associazione che è però una falsità: ebreo uguale Israele uguale sionista uguale Netanyahu. So che non è antisemitismo nel senso vero della parola, ma purtroppo a volte prevale la non conoscenza di un fenomeno. Voglio anche chiarire che io in questa città mi sento molto ben integrato e ho scelto Livorno sapendo le idee dei propri tifosi. Non sarei mai andato a comprare una squadra con una tifoseria di destra o addirittura estrema destra.”

Per il futuro del campionato Esciua chiede una tregua ai tifosi e utilizza una metafora: “Amiamo in nostri figli più che odiare i figli degli altri. E con i nostri figli intendo il Livorno e i suoi giocatori, l’allenatore e lo staff. Io credo che oggi sarebbe importante veramente fare una tregua e pensare ai propri figli ovvero chi va in campo la domenica e sostenerli durante la partita anche se si odia il presidente in carica Io non ho problemi a prendermi insulti la domenica anzi vorrei essere contestato io e non i dirigenti o la squadra. Credo che sostenere questi ragazzi fino a giugno sarebbe molto importante.”

Una domanda ha poi riguardato i problemi legati alle giovanili e al centro sportivo di Banditella, ancora fuori uso: “Sull’operazione di Banditella abbiamo sottovalutato le tempistiche e le burocrazie necessarie e poi lo abbiamo trovato in condizioni peggiori rispetto a come ce lo aspettavamo. Abbiamo pensato di poter partire subito e di questo errore mi assumo la responsabilità. Abbiamo preso un sacco di giovani atleti e allenatori che necessitano di essere contrattualizzati e messi in regola. Certamente allestendo 13 squadre giovanili e non solo le 5 obbligatorie abbiamo fatto il passo più lungo della gamba. Anche sotto questo aspetto dovevamo usare questo anno per assestarci a livello organizzativo.”

Sezione: Calcio / Data: Gio 13 novembre 2025 alle 09:14
Autore: Andrea Mercurio / Twitter: @amarantanews
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