La scheda di Giampiero Ventura, decano degli allenatori italiani

Livorno - Gianpiero Ventura è nato a Genova il 14 gennaio 1948. Si diploma ragioniere mentre gioca nella Sampdoria. Quindi decide di frequentare l'ISEF di Milano continuando a dare calci al pallone e lavorando nelle palestre. Come calciatore raggiunge la serie C ma a soli 25 anni diventa allenatore a causa di un grave infortunio alla schiena. Il suo debutto da tecnico risale al lontano 1976, nelle giovanili della Sampdoria: passando dagli Esordienti agli Allievi e dalla primavera alla Prima Squadra, all'interno della quale ricoprì il ruolo di preparatore tecnico e allenatore in seconda. Quindi guida l'Albenga e il Rapallo nell'Interregionale. Poi passa all'Entella e nel 1984/85 ottiene la sua prima promozione dall'Interregionale alla serie C2. Confermato per l'anno successivo, ottiene un 5° posto. Nel 1986/87 lo chiama lo Spezia (serie C1) ma viene esonerato dopo dodici giornate. Poi dal 1987 al 1989 guida la Centese (serie C1) e il secondo anno retrocede in serie C2. In seguito allena la Pistoiese, conducendola dall'Interregionale alla serie C2 (1990/91), dove resta per tre anni fino al 1992. L'anno dopo si lega al Giarre (serie C1). Nel 1993/94 viene ingaggiato dal Venezia (serie B). Il primo campionato in Veneto si conclude al 6° posto ma nel secondo viene esonerato. Nel 1995/96 è al Lecce (serie C1) e Ventura ottiene una doppia promozione, portando i giallorossi in serie A. La società non gli rinnova il contratto e nel 1997/98 alla guida del Cagliari vince il suo secondo campionato di fila in serie B. Viene confermato e disputa un ottimo campionato, in serie A, raggiungendo il 12° posto. Nel 1999 decide di ritornare a Genova sponda Sampdoria (serie B). Dopo un anno di inattività, nel 2000/01 viene chiamato dall'Udinese. L'anno successivo torna al Cagliari (serie B) e dopo un 8° posto al primo anno, nel 2003/04 viene esonerato alla 16.a giornata. Nel 2004/05 è alla guida del Napoli (serie C1) ma alla 19.a giornata lascia il suo posto a Reja. Nella stagione 2005/06 subentra a Mutti sulla panchina del Messina ma la squadra siciliana retrocede in serie B. Nel 2006/07 subentra a Ficcadenti alla guida del Verona (serie B), ma non riesce ad evitare la retrocessione in serie C1 perdendo i playout contro lo Spezia. Nel 2007/08 viene chiamato dal Pisa (serie C1), dove ottiene la qualificazione ai playoff, poi persi in semifinale con il Lecce. Il club nerazzurro conferma Ventura e il 19 aprile 2009 dopo quattro sconfitte consecutive arriva l'esonero. L'anno successivo è in serie A con il Bari, dove conclude il campionato al 10° posto. L'anno dopo rimane alla guida della squadra pugliese ma si dimette il 10 febbraio 2011, lasciando il suo posto a Mutti. Il 6 giugno 2011 firma il contratto con il Torino. Con una giornata di anticipo porta il Torino in serie A. L'anno successivo, nella massima serie, i granata ottengono la salvezza. Quindi Ventura viene confermato per terza stagione consecutiva alla guida del Torino. In questa stagione Ventura ha deciso di cambiare il suo storico modulo 4-2-4 con il consueto 3-5-2. In porta Padelli. In difesa Bovo, Glik e Moretti. Gli esterni Darmian e Pasquale, rispettivamente a destra e sinistra. A centrocampo Kurtic, Vives e El Kaddouri. In attacco la coppia Cerci-Immobile