Serie D. Ecco l'Orvietana, la prossima avversaria del Livorno

Livorno – L’Orvietana è stata ufficialmente fondata nel febbraio 1913 con la denominazione di Unione Sportiva Orvietana, detta comunemente Uso, anche se l’inizio ufficioso della sua attività risale al 1910. Il primo presidente fu il conte Vittorio Ravizza. I colori sociali sono il bianco e il rosso.
Nel palmarès della società, l’apice dei risultati è stato raggiunto con la partecipazione al campionato di Serie C edizione 1947-48 sotto la guida del presidente Luigi Muzi. Nel 1957-58 fece il suo esordio in prima squadra Mario Frustalupi, nato ad Orvieto, negli anni Settanta due volte campione d’Italia con la Lazio. Più tardi è stata invece la volta del portiere Graziano De Luca.
Nel 1973 l’ Orvietana approdò in Serie D. Nella stagione 1974-75 venne a mancare il massimo dirigente Muzi, al cui nome è oggi dedicato lo stadio di Ciconia, dove gioca la squadra.
Da segnalare, negli anni Novanta, la breve parentesi dirigenziale del finanziere Giancarlo Parretti, nonché il derby contro la Ternana nella stagione 1994-95.
L’Orvietana ha militato in Serie D dalla stagione 2001-02, raggiungendo due volte i playoff del girone E. Nella stagione 2004-05 si aggiudicò i playoff, ma fu ripescata nella serie superiore. Nel 2007-08 venne invece eliminata al secondo turno dal Picchi Livorno.
Dopo dieci anni ininterrotti in Serie D, l’Orvietana retrocedette prima in Eccellenza nella stagione 2011-12, perdendo i play-out contro il Pontevecchio, poi in Promozione nel campionato successivo, dopo la sconfitta ai playout contro il San Venanzo.
Dopo un decennio di risultati altalenanti, nella stagione 2021-22 i biancorossi hanno dominato il campionato di Eccellenza umbra e hanno conquostato il ritorno in Serie D.
La squadra, nell’edizione 2023.24, è affidata all’allenatore Antonio Rizzolo. Tra i giocatori più accreditati, ci sono il difensore Andrea Congiu, il centrocampista Luca Ricci che è anche il capitano e l’attaccante Riccardo Santi. La porta è affidata all’estremo difensore Filippo Marricchi.