Livorno – Il Ghiviborgo di mister Tommaso Bellazzini, ex talentuoso centrocampista amaranto al suo primo ritorno allo Stadio Armando Picchi in veste di capo allenatore, espugna l’impianto di Ardenza con il roboante punteggio di 1 a 4 e, al termine dell’incontro, il tecnico nativo di Pisa non può astenersi dal manifestare tutta la propria soddisfazione per un risultato che proietta i suoi calciatori, reduci da quattro vittorie nelle ultime sei partite, al secondo posto della classifica del Girone E, dopo dieci giornate di campionato.
“Siamo molto felici – ha esordito Bellazzini – per aver conquistato un risultato epocale per la nostra società: venire a giocare all’Armando Picchi contro il Livorno e riuscire a portare a casa un risultato del genere è qualcosa di straordinario e che ci riempie di orgoglio”.
“La partita di oggi è un altro importantissimo tassello per il nostro percorso – ha proseguito il tecnico biancorosso – noi andiamo sempre in tutti i campi a cercare di imporre la nostra idea di gioco. A volte va meglio, a volte va peggio: oggi, ad esempio, è andata bene, ma credo che la nostra forza sia proprio questa, ossia concentrarci su ciò che siamo, senza speculare sul risultato e senza speculare sull’avversario".
Sull’episodio del possibile rigore per il Livorno, che avrebbe potuto portare la partita sul risultato di 2 a 2, il tecnico del Ghiviborgo prova a non sbilanciarsi: “Io tendo a non parlare degli arbitri sia quando le cose vanno bene sia quando le cose vanno male, perché non credo che sia un mio compito giudicare il loro operato: è evidente che, per uscire da questo stadio con un risultato positivo, avremmo dovuto avere un pizzico di fortuna negli episodi e lo abbiamo avuto, perché il Livorno ha creato tanto; ma anche noi abbiamo creato tanto e credo che proprio quest’ultimo elemento rappresenti l’aspetto più positivo della giornata, dato che non potevamo pensare di non concedere nulla agli amaranto”.
“Un altro bellissimo segnale che arriva dalla partita di oggi è la tenuta fisica della squadra: abbiamo opposto il nostro calcio aggressivo e propositivo alla loro intensità e alla loro fisicità, finendo per avere la meglio. Non posso dire, tuttavia, che la mia squadra abbia giocato una partita perfetta: il Ghiviborgo ha concesso tanto, esattamente come il Livorno, ma il Ghiviborgo è stato più bravo ad approfittare delle sbavature del Livorno di quanto il Livorno sia stato bravo ad approfittare delle nostre”.
Nelle prime dieci giornate di campionato, il Ghiviborgo ha affrontato Siena e Livorno, conquistando una vittoria e un pareggio: “Credo che il Livorno, in termini di valori assoluti, sia una squadra significativamente più forte, rispetto al Siena e rispetto a tutte le altre squadre del campionato, ma c’è da dire che si tratta di due compagini che giocano in maniera completamente diversa”.
Sul prosieguo della stagione, l’ex “secondo” di mister Nico Lelli ha le idee molto chiare: “Il Ghiviborgo deve pensare a fare il suo campionato, giocando partita per partita: il nostro obiettivo, infatti, è crescere i giovani che abbiamo a disposizione e lavorare bene. Tra quattro giorni si replica proprio qui all’Ardenza in Coppa Italia: pensiamo a ricaricare le batterie perché ci aspetta una partita difficilissima”.
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