Livorno - La prima uscita di campionato è notoriamente una partita insidiosa e coach Andreazza aveva avvertito i propri ragazzi alla vigilia. Ma da dover stare all'erta e vedere i laziali a larghi tratti avanti nel punteggio, con l'inerzia ampiamente dalla loro parte, ce ne corre. Cassino, squadra atipica, ha messo in grande difficoltà i padroni di casa, che nel finale hanno fatto valere l'esperienza e il talento dei propri singoli.
Veniamo alla cronaca. Nella scelta dello starting five il coach amaranto affida la cabina di regia a Bargnesi, e affianca Lucarelli e Saccaggi alle "twin towers" Fratto e Fantoni. Nel primo quarto la Libertas 1947 gira, almeno offensivamente parlando, e tenta subito un piccolo allungo (19-14), ricucito immediatamente dalle triple di Teghini. Ad inizio seconda frazione Candotto segna il canestro che impatta il punteggio a quota 22. Da questo momento in poi il canestro attaccato dagli amaranto appare stregato; 3 miseri punti segnati nei secondi 10' condannano la Libertas ad inseguire i ciociari, che, tutto sommato, non approfittano al meglio del lungo digiuno amaranto, e vanno alla pausa lunga avanti di sole 7 lunghezze (25-32). I circa 2000 del Pala Macchia stanno vedendo il fantasma della loro squadra, che sta tirando dal campo con uno scarso 26%, e sembra mancare di quella mordente a rimbalzo a cui il popolo libertassino è abituato. Al rientro dagli spogliatoi la musica non cambia; Fratto illude con un gioco da 3 punti che vale il momentaneo meno 4, ma non appena i labronici alzano l'intensità difensiva i due fischietti non lasciano scampo. L'ambiente si innervosisce; con Bargnesi e Ricci relegati in panchina carichi di falli la Libertas perde totalmente il controllo del match e sprofonda a meno 13, sul 36 a 49. I padroni di casa, comunque, hanno dalla loro talento ed esperienza, e rosicchiano qualche punto tornando in singola cifra di svantaggio. Fantoni schiaccia per il -6, ma ancora una volta gli arbitri penalizzano l'aggressività difensiva degli esterni libertassini. Andreazza viene espulso per proteste, ma i suoi non mollano di un centimetro: Amos Ricci appicca il fuoco con 6 punti consecutivi, poi, costretto ad uscire per falli, passa il testimone a Lucarelli, che inizia a crivellare la retina ospite da ogni posizione, siglando la bellezza di 16 punti nel solo quarto finale. Il definitivo sorpasso (72-69) viene operato grazie a una tripla proprio dell'ex Capo d'Orlando. I rossoblu cercano per due azioni consecutive soluzioni da oltre l'arco, non trovando però il bersaglio. Fratto e Fantoni fanno la voce grossa a rimbalzo e dalla linea della carità mettono in cassaforte i due punti.
La Libertas è apparsa ancora un po' fuori condizione, ma riuscire ad impadronirsi della posta in palio in partite del genere è cosa da grandi squadre. Oltre alla monumentale prova di "Gamba" Lucarelli, fondamentale il lavoro sotto le plance di Fantoni e Fratto (31 rimbalzi in due). Bene anche Williams, 20' di utilizzo da playmaker puro, ancora poco incisivo in attacco ma gestione degli ultimi possessi impeccabile.
Libertas 1947 - Cassino 75 a 69 5
Libertas 1947: Jacopo Lucarelli 25 (5/10, 4/6), Francesco Fratto 17 (5/8, 0/5), Tommaso Fantoni 14 (5/7, 0/0), Antonello Ricci 9 (0/1, 2/6), Luca Tozzi 4 (1/2, 0/0), Andrea Bargnesi 3 (0/1, 1/3), Leon Williams 3 (1/1, 0/0), Andrea Saccaggi 0 (0/4, 0/4), Gregorio Allinei 0 (0/2, 0/0), Dorin Buca 0 (0/0, 0/0), Federico Madeo 0 (0/0, 0/0), Samuele Balestri 0 (0/0, 0/0)Tiri liberi: 20 / 27 – Rimbalzi: 46 14 + 32 (Francesco Fratto 20) – Assist: 19 (Jacopo Lucarelli, Francesco Fratto, Andrea Bargnesi 4)
BPC Virtus Cassino: Flavio Gay 15 (1/3, 2/11), Melkisedek Moreaux 13 (6/14, 0/2), Michael Teghini 10 (0/3, 2/3), Giulio Candotto 8 (2/3, 0/1), Nemanja Dincic 7 (1/3, 1/1), Jakov Milosevic 6 (1/4, 1/3), Michael Lemmi 6 (1/3, 1/5), Riccardo Bassi 4 (2/4, 0/0), Alessio Truglio 0 (0/0, 0/0), Alessio Macera 0 (0/0, 0/0), Davide Frizzarin 0 (0/0, 0/0), Simone Cavalieri 0 (0/0, 0/0)Tiri liberi: 20 / 28 – Rimbalzi: 36 13 + 23 (Michael Lemmi 7) – Assist: 10 (Flavio Gay 3)
Autore: Giorgio Perasso / Twitter: @amarantanews
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