Serie D. Pascali, Livorno: “Vorrei lasciare avendo fatto il massimo”

11.05.2024 16:29 di  Gianluca Andreuccetti   vedi letture
Niccolò Pascali
Niccolò Pascali
© foto di Amaranta.it

Livorno – Viso sereno e sguardo rilassato per mister Niccolò Pascali che, presentando la semifinale playoff di domani contro il Grosseto, illustra così il match che potrebbe valere il pass per la finale con la vincente tra Follonica Gavorrano e Tau Altopascio: “Per quanto sia una partita tra due grandi deluse del campionato, mi aspetto una partita tra due squadre che hanno l’opportunità di portare a casa qualcosa in più rispetto a quanto hanno fatto fino a questo momento, in ragione del fatto che proprio fare quel qualcosa in più ti abitua a vincere nel tempo: per il resto, mi aspetto una partita molto tecnica e molto intensa, contro una squadra che ha uno dei migliori reparti offensivi dell’intera Serie D e che si avvale in panchina di un tecnico che sa vincere, che sa stimolare e che sa preparare bene queste partite”.

Consapevole del fatto che il percorso della stagione abbia avuto un esito inferiore alle aspettative tanto della società quanto della tifoseria, il tecnico amaranto prova a non drammatizzare il clima di scetticismo e di disinteresse che regna intorno alla squadra: “Purtroppo, le cose sono andate in una certa maniera e, come ho sempre detto, i tifosi fanno bene a manifestare le loro idee e i loro pensieri perché è giusto che lo facciano: dal canto nostro, abbiamo preparato la partita pensando a vincere e, in situazioni come questa, l’unica possibilità che abbiamo è rifugiarci nel lavoro e cercare di portare avanti il più possibile quel che si può portare avanti: tengo a precisare, tuttavia, che il gruppo di ragazzi che ho a disposizione è un gruppo di ragazzi che si vogliono bene, che lavorano bene e che hanno piacere di trascorrere il maggior tempo possibile insieme; in più, sono accomunati dalla consapevolezza di non essere riusciti a dimostrare quanto tenessero a questa maglia e a questa piazza, se non quando eravamo arrivati a meno uno dalla vetta della classifica dopo la vittoria di Seravezza. Purtroppo, il calcio ti porta su e ti porta giù all’improvviso, ma la mia speranza è che i ragazzi riescano a mettere in campo lo stesso entusiasmo con cui si sono allenati in settimana”.

Nel corso della stagione, gli amaranto hanno visto scemare drasticamente la redditività del proprio rendimento esterno, passando dalle 6 vittorie del girone di andata alle 2 vittorie del girone di ritorno e, per di più, sono reduci da due sconfitte esterne consecutive contro Figline e Orvietana, ma questo aspetto non sembra preoccupare più di tanto il trentaseienne tecnico nativo di Pistoia: “A mio parere, le sconfitte esterne contro Figline e Orvietana fanno poco testo nell’economia delle statistiche del campionato e, per quanto possano apparire simili tra loro, a ben guardare sono molto diverse: a Figline arrivò comunque un’ottima prestazione, ma la partita è stata rovinata da alcune scelte un po’ inusuali da parte dell’arbitro; a Orvieto, invece, la squadra è crollata dopo un quarto d'ora, anche per la presenza di sei titolari nuovi rispetto alla partita precedente ma, se si va ad approfondire l’andamento dell’incontro, è di tutta evidenza che abbiamo perso per un errore tecnico commesso dall’arbitro”.   

Per quanto riguarda la formazione che andrà in campo domani, le idee sono sufficientemente chiare: “Recuperiamo Niccolò Nardi, che aveva avuto qualche fastidio ed era stato tenuto a riposo a scopo preventivo dopo aver trascorso in campo ben 2959 minuti solo in questa stagione, e i giocatori diffidati non scesi in campo a Orvieto (Duccio Brenna e Felipe Curcio, ndr): per il resto, tutta la rosa è a disposizione, con la sola eccezione degli infortunati di lungo corso che, purtroppo, sono fuori da tempo. Quanto a Giulio Giordani, si tratta di un giocatore molto forte e che si allena sempre bene, ma era arrivato stanco alla partita di sette giorni fa a Orvieto: in questa stagione, è sceso in campo come mezzala, come trequartista, come seconda punta e perfino come prima punta; il suo impiego domani a Grosseto è una possibilità che stiamo valutando con attenzione”.

“Sono sincero – ha concluso Niccolò Pascali – non credo che l’esito del playoff possa avere un peso particolare per quanto riguarda la valutazione del mio operato da parte della società: viceversa, sono io a voler lasciare una città che mi ha dato tanto entusiasmo e una grande opportunità, con l’idea di aver fatto il massimo di quello che poteva essere fatto. Quando sono arrivato, fare il massimo voleva dire centrare i playoff; ora fare il massimo, vuol dire vincere i playoff che, per quanto oggi possa essere considerata una cosa simile ad aggiudicarsi la Coppa del Nonno, può assumere un valore importante in prospettiva. Per me, ciò che conta è terminare la stagione, lasciando a tutti l’idea di aver fatto qualcosa in più rispetto a quanto ho trovato appena sono arrivato”.