Livorno – Subentrato a mister Alberto Ruvo all’indomani della sconfitta casalinga contro l’Orvietana (0 a 1 il risultato finale) dopo essere stato a propria volta esonerato dalla guida tecnica del Castelnuovo Garfagnana, mister Andrea Gatti è l’allenatore che è stato chiamato a risollevare le sorti della Fezzanese ultima in classifica e, nella giornata di oggi, la sua squadra, a secco di punti dallo scorso 8 dicembre, è stata in vantaggio sul Livorno per oltre mezz’ora di gioco e, una volta raggiunta dagli amaranto, grazie a un gol di Andrea Luci, ha avuto due nitide occasioni per riportarsi in vantaggio prima, con Aldo Loffredo, e poi con Francesco Cantatore: nel primo caso, è stato provvidenziale l’intervento di Danko Nicolae Ciobanu su un tiro da distanza ravvicinata che avrebbe potuto portare al terzo gol della Fezzanese; nel secondo caso, invece, un disimpegno difensivo sbagliato ha liberato al tiro il centrocampista centrale dei liguri che, non riuscendo a tenere il pallone basso, ha tirato sopra la traversa.
“Sapevamo di affrontare un avversario onestamente fuori categoria, ma avevamo preparato la partita nella maniera giusta – ha esordito il tecnico della Fezzanese, alla sua prima stagione in Serie D – e, fino all’uno-due subito a cavallo tra la prima e la seconda frazione di gioco, eravamo perfino riusciti a incanalare la partita a nostro favore: tuttavia, avendo subito gol nel momento peggiore della partita, ci è venuta un po’ di paura e ci siamo un po’ spaventati; la squadra di cui dispongo è una squadra giovane e, probabilmente, una volta che il Livorno ha raggiunto il risultato di parità, ha peccato un po’ di gioventù e non è riuscita a impedire che i veri valori delle due squadre in campo emergessero compiutamente”.
“La consapevolezza di aver fatto una buona prestazione è per noi una magra consolazione perché a noi servono i punti e una buona prestazione a cui non segua un risultato positivo non ci consente comunque di portare qualcosa a casa: a partire da martedì, più forti di prima, ricominceremo a lavorare con la consapevolezza che ci sono ancora i margini per credere alla salvezza fino a che la matematica ci dà una speranza. Noi ci crediamo: la società, lo staff e i calciatori credono che il lavoro quotidiano possa portarci a uscire da questa situazione e a centrare l’obiettivo che ci siamo prefissati” ha proseguito Gatti.
Sul risultato di parità, la Fezzanese ha avuto due occasioni per tornare in vantaggio ma, in una in particolare, è stato bravo Ciobanu a evitare il gol del nuovo vantaggio dei verdi: “A dire il vero no, non sono d’accordo: non direi che è stato bravo il portiere, ma che il nostro calciatore ha tirato sul portiere proteso in uscita e ha fatto centro: a distanza di un minuto dal gol del pareggio, infatti, abbiamo avuto quest’occasione con Loffredo che ha tirato addosso a Ciobanu e, poi, con Cantatore che, a seguito di un disimpegno sbagliato del Livorno in fase difensiva, ha concluso sopra la traversa. Qualora ce ne fosse stato bisogno, abbiamo avuto la dimostrazione che al Livorno non è possibile concedere veramente niente”.
I tre gol messi a segno dalla Fezzanese hanno consentito a Mamadou Ngom, autore di una doppietta, di mettersi in luce: “Mamadou è un ragazzo della provincia di Bergamo dalle grandi potenzialità – ha argomentato Gatti – ed è arrivato da noi, proponendosi in maniera molto umile e mettendosi a disposizione dell’allenatore e della squadra: si tratta, nel complesso, di un buon profilo di calciatore su cui noi facciamo parecchio affidamento; ci sta dando una mano e continuerà a farlo”.
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