Livorno – Tornato a difendere i pali della porta amaranto, a distanza di sei settimane da quel Livorno-Fezzanese 5 a 3 che ha rappresentato la prima occasione in cui gli amaranto hanno subito gol nel 2025, Nicolae Danko Ciobanu non può non essere soddisfatto della prestazione fornita anche nella giornata di oggi, nonostante i due gol subiti dal centravanti dell’Orvietana Matteo Panattoni (al 18’ pt e al 36’ pt).
“Vorrei innanzitutto fare i complimenti ai nostri avversari di oggi dell’Orvietana – ha esordito il portiere classe 2005 - perché sono davvero poche le squadre che vengono qui a Livorno e che cercano di fare la partita come hanno fatto loro: è stato anche grazie alla loro predisposizione al gioco se, a seguito della gara di oggi, è uscita fuori una partita bella e piena di gol perché, sotto tanti punti di vista, l’Orvietana ha dimostrato di non essere una squadra inferiore a noi; per quanto ci riguarda, è vero che siamo primi ma non ci possiamo adagiare perché non abbiamo ancora vinto nulla e la matematica dice che non siamo ancora in Serie C”.
“Sul piano personale, devo dire che la loro intraprendenza sul piano del gioco e il fatto che siano stati a lungo nella nostra metà campo hanno fatto sì che, dal punto di vista mentale, io sia stato costantemente impegnato e, sotto questo aspetto, ho notato una grande crescita individuale; sul piano collettivo e di squadra, invece, devo ammettere che noi ci aspettavamo che l’Orvietana giocasse con un altro tipo di modulo (il 3-5-2, ndr) e, vedendola scendere in campo giocando a specchio, ci ha un po’ sorpreso: non dico che ci abbia mandato in confusione, ma quasi”.
Con riferimento alla partita di oggi, una variabile importante è stata rappresentata sicuramente dal vento di grecale che ha sferzato senza sosta lo Stadio Armando Picchi: “Per quel che mi riguarda, a me è sembrato che, nel corso del primo tempo, vi sia stato molto più vento rispetto al secondo tempo e che questo aspetto ci abbia leggermente svantaggiato nella prima frazione di gioco: personalmente, quando si presenta una giornata ventosa, preferisco sempre partire con lo svantaggio di avere il vento a sfavore ed, eventualmente, avere tutto il secondo tempo per giocare con il vento favorevole”.
A guardarle da fuori, le scelte di mister Paolo Indiani risultano di difficile interpretazione (oggi, la riserva di Ciobanu era Filippo Tani e Daniele Cardelli si è addirittura accomodato in tribuna, ndr): “Io cerco sempre di farmi trovare pronto e non posso certamente entrare in quelle che sono le decisioni del Mister: immagino che tante delle rotazioni, che riguardano il ruolo del portiere e non solo il ruolo del portiere, dipendano evidentemente dalla qualità degli allenamenti di ognuno e non da altro; nell’intervallo tra primo e secondo tempo, il tecnico è stato bravo a farci avvertire la sua presenza e a farci capire che, nella seconda frazione di gioco, avremmo potuto fare di più e di meglio rispetto a quanto avevamo fatto nella prima”.
Ciobanu abbassa gli occhi quando si tratta di parlare di un proprio eventuale futuro in amaranto: “Se dipendesse da me, vi dico che a me farebbe estremamente piacere continuare a vestire la maglia del Livorno anche nella prossima stagione: purtroppo, però, non dipende soltanto da me” ha concluso, sorridendo, l’estremo difensore della Nazionale Under 21 della Moldavia.
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