La presentazione. Livorno-Olbia, serve una reazione

Livorno – Adesso ci vuole una reazione. Soprattutto dal punto di vista dell'atteggiamento. Il Livorno nello scontro salvezza del “Picchi” contro l'Olbia non può sbagliare. Le sei sberle incassate dalla seconda squadra della Juventus hanno fatto male. E rumore. La squadra, sempre sostenuta viste le condizioni davvero difficili, è stata chiamata a rapporto dalla società (che in realtà è la vera responsabile di questa situazione) e dagli ultras della Curva Nord. Si può perdere una partita, anche un campionato, ma mai la dignità. Il messaggio è stato forte e chiaro. Adesso tocca ai giocatori.
E la partita contro l'Olbia è perfetta per rilanciarsi: in caso di successo infatti la classifica amaranto acquisterebbe tutta un'altra prospettiva, anche in virtù degli scontri diretti che, con tutta probabilità, potrebbero risultare decisivi a fine stagione. I bianchi di Gallura si presentano all'Ardenza con lo stesso score degli amaranto: 22 punti (gli stessi del Livorno senza penalizzazione) e tre sconfitte consecutive una vittoria e un pareggio nelle ultime cinque partite. Ergo, sarà un match decisamente equilibrato.
Nel Livorno mister Dal Canto conta di recuperare Gemignani che sta smaltendo i guai fisici. Out invece Mazzarani, ko nella gara contro la Juve U23. La formazione, considerando anche le assenze per infortunio di Evan's e Braken, è praticamente obbligata con il lituano Dubickas favorito su Canessa in attacco. E attenzione anche ai due nuovi arrivati: Bobb e Bueno partiranno dalla panchina ma non è escluso che possano ritagliarsi uno spezzone di partita. Gli ospiti si dovrebbero disporre con un 4231: due gli ex, Manuel Giandonato e, soprattutto, Ramos Borges Emerson, uno di quelli che a Livorno ha lasciato il cuore. Ricambiato. Ma domani pomeriggio (fischio di inizio sabato alle ore 16.30) nei 90 minuti non ci sarà spazio per l'amicizia. Servono tre punti, serve una scossa.